Corriere della Sera - La Lettura
Un amuleto contro il dolore
Ribe è una delle più antiche città di Danimarca. Già all’inizio dell’VIII secolo contava una popolazione numerosa e un florido mercato. Non è insolito che emergano dal terreno testimonianze del suo glorioso passato, ma il frammento di cranio umano inciso con rune trovato nel 1973 si differenzia da qualsiasi altro reperto per l’unicità della sua natura. Vari indizi lo collocano tra il 700 e il 750 d.C. e le rune utilizzate appartengono per lo più alla sequenza detta fuþark recente vichingo, mentre l’interpretazione del testo è discussa. Di certo, in apertura è invocato per nome Odino, accostato a due divinità più oscure, e più avanti vi è il riferimento a un dolore. Un piccolo foro, dal quale era possibile far passare un cordoncino, conferma che si trattava di un amuleto per garantirsi la protezione del dio contro qualsiasi tormento. Nonostante l’oggetto si collochi agli albori dell’epoca vichinga, è permeato dall’eco di una tradizione più antica, quella della magia runica, di cui Odino è indiscusso signore.