Corriere della Sera - La Lettura
Sporcarsi le mani contro i colonialismi
Sei artisti di discendenza africana invitano con le loro opere a riflettere sugli stereotipi culturali che tendono a escludere quello che proviene dall’Africa. Contro quei preconcetti che riproducono, magari inconsapevolmente, atteggiamenti coloniali. È il tema al centro della collettiva Sporcarsi le mani per fare un lavoro pulito, aperta fino al 14 marzo al Mad-Murate Art District di Firenze (murateartdistrict.it), spazio creativo dell’ex carcere delle Murate, nel centro del capoluogo toscano. L’esposizione rientra fra le iniziative organizzate dal Black History Month Florence, festival dedicato alle culture afro-discendenti giunto alla quinta edizione e che vede un ricco programma di eventi fra musica, cinema e fotografia. La mostra al Mad ha come protagonisti artisti di varie provenienze: M’Barek Bouhchichi (Marocco, sotto: Terre, 2019), Adji Dieye (Italia-Senegal), Sasha Huber (Svizzera-Finlandia), Délio Jasse (Angola-Italia), Amelia Umuhire (Ruanda-Germania), Nari Ward (Giamaica-Usa). ( damiano fedeli)