Corriere della Sera - La Lettura
Spazi vestiti di tessuto per cadere in altri mondi
Usa i tessuti per creare spazi nei quali apparentemente ci sentiamo altrove, per farci cadere in altri mondi (sotto:
I dreamed I was a house, 2019) così da farci provare sensazioni inedite. Ulla von Brandenburg (Karlsruhe, Germania, 1974) adotta linguaggi artistici eterogenei che convivono nella stessa installazione. Architettura, danza, performance recitative si combinano armoniosamente svelando l’amore dell’artista per il teatro e l’influenza della psicoanalisi e della magia. La mostra Le milieu est bleu (a Parigi fino al 17 maggio, palaisdetokyo.com), a cura di Yoann Gourmel, ci propone cinque ambienti realizzati con tessuti colorati che come «rifugi» dalle geometrie incerte affrontano altrettante tematiche: azione, figura, rituale, notte, habitat. È un progetto caratterizzato da una spiccata capacità di trasformazione, aumentata grazie all’intervento, ogni sabato, di cinque ballerini che per l’occasione creano narrazioni costantemente rinnovate e combinazioni particolari. ( andrea fanti)