Corriere della Sera - La Lettura
Il pesce africano che riesce a sospendere l’invecchiamento
Uno studio sul «killi turchese», una specie di pesci d’acqua dolce diffusa in Mozambico e nel sudest dello Zimbabwe, ha rivelato i segreti di un fenomeno che incide sullo sviluppo della vita embrionale.
Quando i laghetti o gli stagni in cui vivono questi piccoli pesci si prosciugano, la loro prole entra in uno stato di «sospensione vitale» nota come diapausa, un meccanismo biologico grazie al quale i geni coinvolti nella proliferazione cellulare e nello sviluppo degli organi si disattivano, consentendo la sopravvivenza. Entrando in diapausa, i killi possono sospendere molti processi biologici per riprenderli in condizioni favorevoli. In base a una ricerca uscita su «Science» il 21 febbraio, gli embrioni possono mettere in pausa alcune funzioni per mesi o addirittura per anni, senza compromettere il successivo percorso di crescita, la fertilità e la durata della vita degli adulti. Un meccanismo biologico simile era già stato scoperto tra le larve di vermi nematodi, che possono anche arrestare lo sviluppo e l’invecchiamento di fronte a condizioni ambientali estreme o in mancanza di cibo. Tuttavia, gli invertebrati come i nematodi mancano di molte delle caratteristiche alla base del processo d’invecchiamento che sono invece comuni in molti altri animali, come un sistema immunitario adattivo. Comprendere i meccanismi alla base della diapausa (in particolare il ruolo svolto da una specifica proteina, la CBX7, che sembra essere prodotta in grandi quantità durante questa fase) potrebbe consentire di compiere importanti progressi nel trattamento delle malattie legate alla tarda età e anche nelle tecniche di conservazione degli organi.