Corriere della Sera - La Lettura
Se vuoi trovare il jazz italiano vai a cercarlo dentro il jazz europeo
Mappe Renzo Cresti cataloga compositori e generi dal 1950
Poderoso catalogo su Tendenze e
compositori di oggi, come da sottotitolo, il volume di Renzo Cresti
Musica presente (Libreria musicale italiana) fa il punto su tutti coloro che creano musica in Italia e siano nati dopo il 1950. Impresa eroica anche solo nel tentativo di non trascurare nessun nome significativo. Cresti poi è dichiaratamente trasversale: pur dedicando molto spazio a quella che una volta si chiamava «accademia», pensa anche a varie declinazioni popular e funzionali, e naturalmente al jazz.
Di quest’ultimo, collocato in posizione centrale nel libro (pagine 657-734), si vuole accennare qui, anche perché Cresti, pur essendo immerso da decenni nell’agire della musica accademica, conosce e insegna la storia del jazz. Le sue considerazioni sono sempre degne d’attenzione, a partire dalla distinzione — in una musica tanto «multipla» — di un jazz europeo entro il quale si sviluppa il fenomeno italiano. La scelta dei protagonisti, gratificati da singole schede, è ammirevolmente eclettica: Cresti è schierato dalla parte delle avanguardie, ma non si lascia accecare da questa posizione e parla con uguale oggettività dei musicisti «impegnati» quanto di quelli «commerciali», per usare categorie un po’ trite. E anche i piccoli refusi sono il segno di un lavoro fatto evidentemente in piena autonomia.