Corriere della Sera - La Lettura

Verso il voto

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In occasione dei caucus del 3 febbraio, «la Lettura» #427 del 2 febbraio si è occupata dell’America che si prepara al voto per la Casa Bianca. Nel grafico in alto sono riportati alcuni luoghi chiave che affrontiam­o negli articoli: 1) Washington. Il focus di apertura analizzava, tra le altre cose, le fratture del Partito democratic­o, diviso tra correnti centriste e spinte radicali. I sondaggi di fine gennaio davano Joe Biden in vantaggio su Trump, con un margine del 4,3 % (Sanders del 3%). 2) New York. In un’intervista, lo scrittore Jay McInerney si concentrav­a sulla distanza (culturale) che separa l’America rurale da quella urbana, enfatizzat­a da un sistema elettorale che premia aree poco popolate: i voti di New York (quasi 9 milioni di abitanti) valgono meno di quelli di tutto il South Dakota (900 mila abitanti). 3) Little Bighorn.

In Montana, tra il 25 e il 26 giugno 1876, il generale Custer venne sconfitto dagli indiani di Cavallo Pazzo. La disfatta provocò una serie di vendette ai danni dei nativi (deportazio­ni, prigionia nelle riserve, violenze), i cui effetti si fanno sentire ancora oggi. 4) Silicon Valley. La sede dei giganti del tech, che per un lungo periodo era sembrata una fabbrica di democrazia, ha perso fascino a causa di disuguagli­anze crescenti, violazioni della privacy, ambiguità politiche

Le tappe di queste pagine

Il viaggio prosegue nella Rust Belt (5) che quattro anni fa favorì la vittoria di Trump; sul «fronte Sud» del confine messicano (6 e 7); in California (8)

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