Corriere della Sera - La Lettura
Neruda con Allende due autografi in uno
Dediche autografe, 23 poesie e 164 documenti tra manoscritti e dattiloscritti, 91 prime edizioni e 48 successive edizioni (con dediche o con autografi). E poi fotografie, lettere, vinili. È il vasto archivio — 603 pezzi in totale — dello scrittore e poeta cileno Pablo Neruda (1904-1973) che va all’asta presso La Suite di Barcellona giovedì 19 marzo. Si tratta del più importante archivio privato del Nobel che la casa d’aste spagnola lancia a un prezzo di partenza di 650 mila euro. I tesori (venduti come lotto unico) sono stati raccolti in 25 anni dal collezionista spagnolo Santiago Vivanco Sáenz (presidente della Fondazione e delle Cantine di vino Vivanco a La Rioja), che si augura che il materiale sia conservato integralmente e condiviso con amanti e studiosi del poeta. Tra i cimeli, la dedica autografa di Neruda allo scrittore colombiano Gabriel García Márquez (1927-2014: a fianco) sul frontespizio di Venti poesie d’amore e una canzone
disperata (1924): «Caro amico, con i miei complimenti per questo “ritrovamento” di quasi 50 anni fa e che nemmeno io posseggo. Ti abbraccio, Pablo Neruda. 1971. Parigi». Ma anche Antologia popular (1972), volume autografato sia dall’autore di Canto general che dal presidente cileno Salvador Allende (1908-1973) che scrive, un anno prima del colpo di Stato durante il quale sarebbe morto: «Saluti con cordiale affetto a tutti. Salvador Allende. 12 agosto 1972». E poi le dediche alla cantautrice cilena Violeta Parra, le lettere ricevute dal poeta Miguel Hernández, una vasta corrispondenza e libri d’artista con illustrazioni di Diego Rivera, Pablo Picasso e Joan Miró.