Corriere della Sera - La Lettura
Macerata, i robot giocattolo per i bimbi nello spettro autistico
Un progetto di ricerca sull’uso dei robot «giocattolo», dedicato ai bambini con disturbi dello spettro autistico: l’Università di Macerata, Dipartimento di studi umanistici, ha siglato un accordo di collaborazione scientifica e ricerca sui Social Assistive Robot (Sar), con il Comune di Recanati, la ditta Clementoni e l’Associazione «Omphalos autismo & famiglie». Spiega Paola Nicolini, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, referente del progetto per l’ateneo: «Questi bambini hanno particolari problemi nella relazione con l’altro, nella “competenza sociale”. Nel progetto si usa il robottino come un “mediatore”». La sperimentazione — non appena sarà possibile, a causa dell’emergenza coronavirus — si svolgerà alla Mediateca di Recanati, dove una quarantina di robot messi a disposizione gratis dall’azienda e adatti a fasce di età diverse (3-6 anni, 6-11 e 11-14) interagiranno con i ragazzi. «Il bambino può programmare il robot con tasti destra/sinistra o avanti/indietro per spostarlo su un tabellone con diversi oggetti, simboli, insomma “attrezzi”. Può immaginare di giocare con un compagno o di vivere una situazione di disagio, e usare il robot come mediatore, programmandolo a scegliere gli elementi che pensa serviranno a farlo stare bene in ogni situazione, per esempio un ringraziamento, un gesto o delle scuse. Ci aspettiamo che così il bambino possa acquisire alcune competenze sociali in più». Le attività, che prevedono 10 incontri per ogni bambino, intendono essere un’occasione di ricerca ma anche di gioco e ritrovo per i più piccoli.