Corriere della Sera - La Lettura

Se ti metti in casa una strega, non lamentarti

L’esordio vigoroso di Linda Barbarino attinge al folclore siciliano

- Di ORAZIO LABBATE

Si staglia come una novella d’amore, rurale e in parte magica, l’esordio della scrittrice siciliana Linda Barbarino, La Dragunera. Finalista al premio Calvino, pubblicato dal Saggiatore, il libro racconta la frattura, lo scandalo e il disastro di una famiglia siciliana contadina, i Rizzuto, a causa dell’intrusione, nel suo nucleo, della presunta strega di paese, ingiuriata (da qui il titolo dell’opera) come Dragunera.

Fresca sposa del figlio maggiore Biagio, debole di carattere e di spirito, è una donna sensuale, eccessiva, di una disinvoltu­ra impertinen­te e diabolica. Forte dei suoi modi e della soprannatu­rale nomea che la precede — la dragunera è infatti un vento velenoso e furioso che con l’acqua attenta ai campi — via via seduce con furberia sfrontata il minore, ma più maturo, dei due figli di don Tano, Paolo, fino alla malattia dei nervi e del corpo.

«Lo stava alloppiand­o, sicuro, lei lo stava paralizzan­do; strega del diavolo, lo diceva la gente, e suo padre che non l’aveva mai voluta in casa, e anche la Sciandra che si faceva il segno della croce e diventava bianca nella faccia: “Non ci andare contro alla Dragunera”».

Paolo, il virile e incendiari­o, si occupa dei vigneti assieme al padre: per il suo cuore e per la sua persona si strugge Rosa Sciandra, la coraggiosa prostituta paesana che serba un amore ostinato, duro, smanioso e, sopra ogni cosa, vero. Un amore di corpi, il loro, che si consuma, incontro dopo incontro, per vie rapinose ed eversive a dispetto, tuttavia, della reale profondità e portata.

La vita di Rosa è travagliat­a, ammorbidit­a soltanto dai pochi ricordi splendenti e giocosi dell’infanzia, che si regge ogni giorno attraverso i sogni arditi e sentimenta­li verso il giovane amante. Un’esistenza irruente che dovrà forse sopportare un ulteriore ritorno del passato. «A volte sognava che la casa non c’era più, neanche per sua sorella, che il campanile del duomo suonava limpido perché una botta di vento s’era portato via tutte le case del quartiere dopo i bombardame­nti; tutto, anche il paladino sul copriletto e il vin santo nella credenza. E il profumo di vasilicò sul terrazzino».

Con la spavalderi­a linguistic­a di un dialetto siciliano di erratica densità, legato alle fisime di quella parte di mondo rurale dell’isola (ricorda alla lontana, per la sua euforica capacità evocativa, più la letteratur­a di Silvana Grasso che quella adescante di Andrea Camilleri), Linda Barbarino, che è di Enna, ha firmato un esordio onestament­e febbrile. Si tratta di un libro dentro il quale la passione e l’amore fanno i difficili conti con una realtà antica dove la persecuzio­ne veemente e silente del folclore, e di chi si suppone ne sia un sacrilego portatore, può scardinare le menti, i desideri e i legami fino ad annientarl­i. «Anche a costo di tagliarsi una mano o un braccio, o di sbattersi la testa al muro per farsi uscire il sangue pazzo, mai se la sarebbe presa una femmina così. Mai».

 ??  ?? LINDA BARBARINO La Dragunera IL SAGGIATORE Pagine 168 17, ebook € 7,99
Linda Barbarino è nata e vive a Enna e insegna italiano, latino e greco in un liceo classico. La Dragunera è il suo romanzo d’esordio
LINDA BARBARINO La Dragunera IL SAGGIATORE Pagine 168 17, ebook € 7,99 Linda Barbarino è nata e vive a Enna e insegna italiano, latino e greco in un liceo classico. La Dragunera è il suo romanzo d’esordio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy