Corriere della Sera - La Lettura
Un quasi-romanzo e una quasi-autobiografia
Con Emanuele Trevi prosegue il Diario a
staffetta che «la Lettura» dedica al racconto di questo tempo incerto. La narrazione autobiografica di otto scrittori nei giorni del coronavirus si svolge sul modello del Romanzo italiano de «la Lettura», uscito nell’estate 2018. Cominciato con Sandro Veronesi, proseguito da Mauro Covacich e poi da Silvia Avallone, Francesco Piccolo, Fabio Genovesi, il Diario a staffetta continuerà nelle settimane prossime con Teresa Ciabatti e si concluderà con Maurizio de Giovanni. Critico letterario, saggista e scrittore, Emanuele Trevi (Roma, 1964) è stato direttore creativo (con Arnaldo Colasanti) di Fazi editore, ha curato una collana presso Quiritta editore e, con Marco Lodoli, l’antologia scolastica Storie della vita edita da Zanichelli. Ha esordito nella narrativa con I cani del nulla (Einaudi Stile libero, 2003). Tra gli altri suoi libri ricordiamo:
Senza verso. Un’estate a Roma (Laterza, 2004), romanzo-reportage dedicato al poeta Pietro Tripodo, che ha vinto il Premio Sandro Onofri; Il libro della gioia perpetua (Rizzoli, 2010); Qualcosa di scritto. La vita quasi vera di un incontro con Pier Paolo Pasolini (Ponte alle Grazie, 2012), Musica distante
(Mondadori, 1997; nuova edizione Ponte alle Grazie, 2012) e Il popolo di legno (Einaudi Stile libero, 2015) . Lo scorso anno è uscito da Ponte alla Grazie Sogni e favole, un quasiromanzo di tre vite vere: di Arturo Patten, maestro del ritratto; del critico Cesare Garboli; della poetessa Amelia Rosselli. Da Neri Pozza il 28 maggio uscirà il nuovo libro
Due vite, «autobiografia per interposta persona» dedicata a due amici scrittori scomparsi: Rocco Carbone e Pia Pera.