Corriere della Sera - La Lettura
Sfida online per 80 milioni di giocatori
Quando nel 2009 Riot Games, studio di sviluppo di Santa Monica, inizia a organizzare i tornei di League of Legen
ds, un problema è il trofeo, la Summoner ’s Cup: pesa 35 chili, forse troppi anche nell’euforia di un festeggiamento. League of Legends ( LoL) è un videogioco multi
player online battle arena. In una mappa quadrata con personaggi (i «Campioni», che sembrano usciti da Il signore degli anelli), impone a due squadre da 5 giocatori di conquistare le postazioni avversarie fino a distruggerne il sancta
sanctorum, il «Nexus». Ogni Campione ha abilità peculiari e prima della partita i team decidono quali bandire per scompaginare le strategie rivali. Guardare LoL è come assistere a un’esecuzione al pianoforte unita a un match di scacchi.
LoL viene pubblicato nell’ottobre 2009 ed è gratuito. A sostenerlo dovrà essere la vendita di oggetti cosmetici nel corso del gioco, transazioni di pochi spiccioli remunerative se l’utenza è ampia. Il piano è ingaggiare i migliori videogiocatori per attrarre pubblico, dal vivo e in strea
ming. Si spera che LoL diventi un esport, un videogame con circuiti professionistici. In due anni c’è il primo Mondiale, a Jönköping, in Svezia: 20 squadre si contendono 100 mila dollari, ammirate da 210 mila spettatori online. Oggi LoL conta circa 80 milioni di giocatori attivi al mese, quanto la popolazione della Germania, e i migliori vantano contratti a sei cifre. Nel 2017, a Pechino, la partita finale del mondiale stacca 45