Corriere della Sera - La Lettura

La biografia

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Vittorio Gassmann (Genova, 1° settembre 1922 - Roma, 29 giugno 2000) è stato attore, regista e scrittore. Vuole fare l’avvocato e si iscrive a Legge, la madre Luisa decide per lui. Fisico atletico, nazionale universita­rio di basket, Gassman nasce nel teatro, suo grande amore. All’Accademia Silvio d’Amico di Roma studia con Luigi Squarzina, Adolfo Celi e Luciano Salce. Raggiunge la popolarità al cinema; a teatro memorabile l’Otello dove, con Salvo Randone, si scambia la parte dei due protagonis­ti (1956). Coglie la sfida di recitare l’Adelchi, testo poco noto di Manzoni: la tournée (1960) ha 500 mila spettatori. Fonda il Teatro Popolare che porta Shakespear­e nelle periferie. Ottiene con il regista Luchino Visconti i successi della maturità e a fine carriera aggiunge la poesia. Mario Monicelli con I soliti ignoti (1958) lo porta verso la commedia all’italiana, dov’è protagonis­ta con Alberto Sordi ( La Grande guerra, 1959), Ugo Tognazzi ( I mostri, 1963) e Nino Manfredi ( Crimen, 1960).

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