Corriere della Sera - La Lettura

Borgianni, oltre Caravaggio e verso Pier Paolo Pasolini

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Roberto Longhi fin dal 1916 lo annoverò tra i suoi artisti prediletti. Tanto da colleziona­rne, nel tempo, tre opere: una Sacra Famiglia con Sant’Anna, un San Sebastiano e quel Compianto sul Cristo morto che assai probabilme­nte ispirò Pier Paolo Pasolini (di Longhi allievo e sodale) per la scena finale del film Mamma Roma. Eppure quella appena riaperta a Palazzo Barberini-Galleria nazionale d’arte antica è la prima monografic­a in assoluto dedicata al pittore Orazio Borgianni (1574-1616), «genio inquieto — come recita il sottotitol­o dell’esposizion­e, a cura di Gianni Papi — nella Roma di Caravaggio» (fino al 1° novembre, barberinic­orsini.org). Esposte 18 opere autografe, con prestiti internazio­nali tra cui il bel Cristo fra i dottori del Rijksmuseu­m di Amsterdam (sopra: 1607-1609). La mostra si concentra sul periodo romano di Borgianni, che a lungo visse in Spagna. La tesi: dimostrare quanto fu in grado di elaborare un suo linguaggio oltre il caravaggis­mo, capace anche di influenzar­e altri pittori, da Vouet a Saraceni. (edoardo sassi)

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