Corriere della Sera - La Lettura
Antichità mediterranee restaurate sotto gli occhi dei due Bronzi
Anche i possenti corpi dei Bronzi di Riace, custoditi dal museo archeologico di Reggio Calabria (Marc) dal 16 giugno possono finalmente tornare a farsi contemplare. Nello stesso giorno, riapre inoltre la mostra temporanea Philía (Amicizia) curata dal direttore stesso del museo, Carmelo Malacrino (museoarcheologicoreggiocalabria.it). In esposizione, quaranta opere del patrimonio culturale calabrese, dalla protostoria all’età imperiale, che sono state restaurate grazie alle donazioni private favorite dall’«Art Bonus», strumento a sostegno del mecenatismo. Tra le opere tornate all’originaria bellezza, in virtù dell’«amicizia» tra pubblico e privato: sette specchi in bronzo di età classica provenienti dalla necropoli di Lucifero a Locri; un busto marmoreo di Ercole di età imperiale che raffigura l’eroe con una pelle di leone e una clava; un incredibile (e modernissimo) mosaico a tessere bianche e nere (sopra: II secolo d.C.) ritrovato nell’area del porto di Reggio ; le quindici testine votive da Medma (oggi Rosarno) delle divinità femminili Afrodite e Persefone. (silvia perfetti)