Corriere della Sera - La Lettura
L’amore a 14 anni Metti un like, ti prego
Alessandro Valenti, oggi 17 anni, ha scritto il manifesto di una generazione come lo fu «Jack Frusciante». Un cammino (reale e virtuale) tra Verona e Roma
L’estasi e la ferocia del primo amore tra Alessandro, un quattordicenne veronese che abita vicino alla casa di Giulietta, e Emma, una coetanea della periferia romana. Quasi 600 chilometri che i social accorciano o allungano a seconda degli umori dei protagonisti e che hanno prodotto Ho provato a morire e non ci sono riuscito. A maggio del 2018 Alessandro Valenti, che oggi ha 17 anni, manda a Simone Caltabellotta, il direttore editoriale di Atlantide, una email che dice: «Gentile signore, l’anno scorso (l’anno dei miei pazzeschi quattordici anni), mi è capitato di trovarmi in una storia incredibile. L’ho scritta e mi piacerebbe un sacco pubblicarla (anche se forse rischio di trovarmi tutti quelli di cui ho parlato che mi aspettano sotto casa per tatuarmela addosso la parola Fine...). Lei ha modo di leggerla?». Segue breve, efficace sinossi.
Ora il libro inaugura Blu, nuova collana della casa editrice nata nel 2015 che pubblica pochi titoli all’anno in 999 copie numerate per ciascun volume, vendute in 320 librerie indipendenti italiane. Con Blu, Atlantide si apre al grande pubblico e si affida alla grande distribuzione, entrando anche nelle librerie di catena. L’obiettivo di questo nuovo marchio è raccontare i tempi contemporanei attraverso lo sguardo e la prosa di «autori dalla grande personalità, che sappiano cogliere e interpretare le molteplici sfaccettature di ciò che stiamo vivendo», spiega Caltabellotta. A ottobre uscirà, con la traduzione di Claudia Durastanti, Exciting Times della giovane irlandese Naoise Dolan che in Irlanda e Gran Bretagna è diventato in poche settimane un caso. Caltabellotta, che più di dieci anni fa, in Fazi, scoprì Melissa P., ha visto nel romanzo di Alessandro Valenti la voce di una generazione, quella nata nei primi anni del Duemila: adolescenti, cresciuti a Instagram e Tik Tok, un po’ come Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi fu il romanzo simbolo dei teenager degli anni Novanta.
L’amore ai tempi di Instagram è un continuo rilancio della palla tra virtuale e reale. Sullo schermo del telefono si svolge il corpo a corpo con quello che succede nel mondo fuori, tutta la gente conosciuta è a portata di mano. «Ragazze che si cambiano, e cambiano in continuazione, e aspettano i tuoi like. Sì, mi piaci. Tu. E tu. E tu». Si ama e si soffre pregando il dio di Apple: «Mark. Mark Zuckerberg, genio puro, campione degli psicologi, tu lo hai capito che noi abbiamo solo voglia che qualcuno ci chieda “Ti piace?”, “Non ti piace più?”».
Quella di Alessandro e Emma è una storia fatta di foto, messaggi WhattsApp, baci, cuori, punti esclamativi, ma anche di incontri perché Alessandro, pur giovanissimo, ha parecchia libertà di movimento e si trasforma in un precoce pendolare dell’amore: da un appartamento di 285 metri quadri a Verona, con in sala le colonne di