Corriere della Sera - La Lettura
La Schiappa vola nel fantasy con il suo amico Rowley
L’intervista Jeff Kinney ha venduto nel mondo 200 milioni di copie e in Italia sta per uscire un nuovo volume di avventure: «Mi sono divertito a lavorarci, non sono mai stato così veloce». E l’America? «Viviamo tempi da prendere molto sul serio. Sono preoccupato. Basta divisioni, occorre iniziare a guarire, per essere all’altezza dei nostri ideali»
Altro che schiappe, Greg e Rowley sono due fuoriclasse. Per Greg parlano i 200 milioni di copie vendute nel mondo (di cui 5 milioni in Italia) della serie bestseller Diario di una Schiappa; per Rowley, che è il migliore amico di Greg, fa fede, invece, il nuovo libro di cui è artefice e protagonista, Le avventure di un amico fantastico (il Castoro), che esce il 4 agosto in contemporanea mondiale. Dietro i due irresistibili personaggi c’ è un’unica mente geniale, quella dello scrittore americano Jeff Kinney; «la Lettura» lo ha intervistato. Il libro è fresco, sorprendente e inaspettato: Rowley scrive un romanzo fantasy e l’avventura prende forma sulla pagina nella felice abbinata di parole e vignette, alla maniera del Diario di una Schiappa.
Come è nato questo progetto?
«Il mio obiettivo è di rendere ogni libro di Rowley originale e imprevedibile. Mentre stavo facendo il tour per presentare il mio lavoro più recente, ho avuto l’idea di un libro insolito: un’opera che nasce dall’immaginazione di Rowley ma che cambia in base ai feedback del suo amico Greg. Non riesco a pensare a una storia che ho letto che abbia questa stessa scorrevolezza».
È stato facile realizzarlo?
«Mi sono divertito e mi ha aperto nuovi canali creativi. E devo dire che il risultato mi piace molto».
Finalmente i giornali possono titolare: «La svolta fantasy di Jeff Kinney». È il suo primo fantasy? Ne verranno altri?
«In effetti è così. Spero di poter continuare a trovare nuove idee. Ma chissà, potrei sentire il desiderio di rivisitare questi personaggi in futuro».
Nel libro c’è una storia (fantasy), c’è la storia di come si scrive una storia (fantasy). E c’è il fatto che leggendole entrambe ci si diverte parecchio.
«Anche lavorarci è stato uno spasso. E forse lo dimostra il fatto che non ho mai scritto o disegnato così in fretta in vita mia. Ho concepito il libro alla fine di dicembre e alla fine di febbraio l’avevo completamente illustrato».
È buffo leggere che cosa Rowley pensa dovrebbe accadere nell’avventura perché sia un buon libro e che cosa, invece, Greg pensa che dovrebbe succedere per fare soldi facili con lo stesso libro. Forse ogni scrittore ha dentro di sé questi due aspetti...
«Sì, sono d’accordo. La narrazione di Rowley proviene da un luogo puro: un luogo dell’immaginazione infantile. Invece la sensibilità di Greg è commerciale. È stato divertente mettere in conflitto questi due approcci».
In generale le piace il fantasy? Qual è il suo libro preferito?
«Mi piace ma fino a un certo punto. Amo la buona letteratura fantasy, quella che mi sembra “reale”. Lo Hobbit è il mio libro fantasy preferito».
Gli alter ego fantasy di Rowley e Greg sono Roland il gentile e Garg il barbaro. In un mondo fantastico quale nome lei vorrebbe avere? Jeff il...?
«Hmm... Forse Jeff l’indaffarato. Penso di essere troppo occupato, di avere troppo da fare. Vorrei poter congelare il tempo. Il Covid mi ha aiutato a congelare il tempo con la mia famiglia».
Il libro è pieno di mostri: qual è il suo preferito? E quale la spaventa di più?
«Mi piace la creatura metà uomo e metà mucca, un personaggio complicato. Invece, il mio terrore è Medusa».
Nell’avventura ci sono echi di molti classici. Ha cercato miti dell’antichità e leggende medievali?
«Ho studiato la mitologia greca a scuola. E ho giocato un sacco di Dungeons & Dragons (gioco di ruolo fantasy, ndr) quando ero preadolescente».
Ha, o ha avuto, un migliore amico come lo ha Greg? Chi è il suo Rowley?
«Il mio migliore amico si chiamava Ryan. E questo è proprio il tipo di libro che avremmo potuto scrivere insieme. Abbiamo condiviso molte avventure di fantasia durante l’infanzia. Mi mancano quei giorni».
Quando era ragazzino teneva un diario come Greg o scriveva libri di fiction come Rowley?
«Non ho iniziato a scrivere un diario fino a quando non ho avuto circa 25 anni. E lo stesso vale per la fiction».
Vive a Plainville, nel Massachusetts. In questi giorni deve rimanere a casa per l’emergenza sanitaria?
«Sì, la città è piccola, la libreria è il centro del nostro universo; ora il blocco sta iniziando a diminuire, ma come sono sicuro che sapete, gli Stati Uniti non hanno fatto un buon lavoro nel gestire questa crisi. Il nostro lockdown durerà più a lungo rispetto ad altri posti nel mondo».
Durante il lockdown, guardando le classifiche di vendita dei libri in Italia, le avventure di Greg erano sempre presenti: hanno reso le giornate più leggere a molti bambini. C’è qualcosa che vuole dire ai suoi giovani lettori?
«Incoraggerei i bambini a godersi questo momento insolito con le famiglie. Il tempo ha rallentato per tutti. Direi: assaporate l’infanzia, rifugiatevi nei libri».
Ha dato il suo supporto al movimento Black Lives Matter: la Schiappa leader della protesta sociale?
«È difficile immaginare che i miei personaggi di fantasia siano coinvolti in qualcosa di così pressante. Questi sono tempi da prendere molto sul serio».
È preoccupato per la situazione negli Stati Uniti?
«Sì, molto. Spero che possiamo allontanarci da questo periodo di divisioni e iniziare a guarire. Dobbiamo essere all’altezza dei nostri ideali».
Che cosa può fare un adulto per rendere il mondo un posto migliore? E cosa un bambino?
«Ci sono così tante cose. La prima è di essere gentili ed empatici. Leggere è un ottimo modo per sviluppare empatia, sia per gli adulti che per i bambini».
Nel 2017 era con la sua Schiappa ad Amatrice, dopo il terremoto, e nel 2019 a Scampia, quartiere napoletano difficile. Lei e Greg siete come dei supereroi, andate dove serve...
«Ho apprezzato quelle occasioni. Spero di poter continuare a visitare comunità in Italia dove incontrare bambini che altrimenti avrebbero magari poche opportunità di incontrare autori».