Corriere della Sera - La Lettura
Il Dante di Ardengo Soffici scampato alla guerra
Una rarità e insieme un pezzo di storia d’Italia: il dipinto di Ardengo Soffici Incontro di Dante e Beatrice (1906, olio su tela: sotto un particolare) fino al 20 settembre è protagonista, al Mart di Rovereto (mart.trento.it), di una mostra monografica, ideata da Vittorio Sgarbi, a cura di Beatrice Avanzi. L’Incontro è l’unico pannello rimasto nella sede originaria tra quelli realizzati da Soffici per l’allora Grand Hôtel des Bains di Roncegno, oggi Casa Raphael, ciclo quasi totalmente distrutto durante la Grande Guerra. In un Trentino ai tempi ancora austriaco, l’omaggio a Dante ha chiaramente un significato non soltanto letterario ma anche irredentista, in assonanza con il fervore patriottico dello stesso Soffici. Con le sue masse piatte, lontano dalle visioni tardoromantiche che l’episodio aveva ispirato a un Holiday o a un Rossetti, l’artista separa qui il poeta e le donne, con in mezzo alberi e mura: creando un vuoto, una lontananza carica di tensione verso l’irraggiungibile. Come fu l’amore del Poeta. (gian mario benzing)