Corriere della Sera - La Lettura
Girandola di tecniche Richter insegue il reale
Un’altra reinvenzione della pittura. Ne è autore Gerhard Richter, che incarna la fine della pittura e, insieme, la sua resurrezione. Capace di lavorare in una vertiginosa varietà di tecniche e di stili, egli transita con disinvoltura mercuriale dall’astrazione all’iperrealismo, dai collage ai dipinti fotografici, dall’atlante alle vetrate colorate. Centrale, nella sua poetica, il rapporto tra appropriazione e trasfigurazione. Da un lato, Richter spesso muove dall’utilizzo di frammenti già esistenti del reale: la fotografia, per lui, è lo strumento migliore «per arrivare alla realtà». Dall’altro lato, tende a rimodulare episodi storici e autobiografici, liricizzandoli. All’opera di Richter è dedicato ora un ricco libro, curato da Benjamin H. D. Buchloh, edito da Postmedia Books ( Gerhard Richter, traduzione di Antonella Bergamin, pp. 240, € 21).