Corriere della Sera - La Lettura

La vita come habitat I Pinguini Tattici sempre più Nucleari

La band di Bergamo affida a un video la sua risposta al dramma del Covid che ha investito la provincia: «Un altro brano, che ci pareva innocuo, è rimasto attaccato a un evento forte. È il potere delle canzoni, che invadono l’esistenza»

- di JESSICA CHIA

Alcune rimangono sedimentat­e dentro di noi; altre hanno bisogno di emergere, farsi spazio tra la gente. A volte riescono a trasformar­si in canzoni, poesie, opere. Ognuno di noi porta almeno una storia con sé. Alle Stories, «quelle che accadono e restano, e quelle virtuali che scompaiono dopo 24 ore» (i video di pochi secondi realizzabi­li sui social network) il diario di Smemoranda, «Smemo 2021», dedica il tema del nuovo anno scolastico. Tra i collaborat­ori invitati a scrivere le loro Stories sul diario, c’è anche la band bergamasca Pinguini Tattici Nucleari, arrivati terzi alla 70ª edizione del Festival di Sanremo con Ringo Starr (brano certificat­o Disco di platino, all’interno dell’album Fuori dall’hype Ringo Starr, anch’esso Disco di platino, uscito a febbraio per Sony Music e repack del precedente Fuori dall’hype, 2019).

Compositor­e, autore dei testi e voce del gruppo, Riccardo Zanotti (1994, Alzano Lombardo) spiega a «la Lettura» il senso della sua Stories (scritta al plurale anche quando è al singolare), dove le canzoni hanno la forma di pesci rossi che provano a uscire dall’acquario: «L’arte, nel mio caso la musica, nasce da storie di vita, di tutti i giorni. Nel testo per Smemoranda racconto come in me nascano le canzoni. A volte sono storie vere, altre volte inventate, ma non per questo valgono meno».

Anche il video del nuovo singolo dei Pinguini (il nome della band, nata tra il 2010 e il 2012, viene da una birra scozzese, la Tactical Nuclear Penguin), Ri

dere, racconta una storia reale. E vicina. Il 17 aprile, in pieno lockdown, usciva il videoclip realizzato con immagini dalla quarantena dei fan: «Volevamo fare un regalo alla nostra “comunità” — ricorda Zanotti — e raccontare la resistenza di quel periodo, così abbiamo scelto take ironiche, per ricordare che tutti abbiamo trovato del bello in qualcosa che non è stato facile vivere». Ridere parla di una storia d’amore finita e che, ripensata anni dopo, conserva il ricordo delle cose belle: «Il video, non la canzone, è nato con la quarantena, ma c’è un parallelis­mo con quello che racconta il testo. Il potere delle canzoni sta anche in questo: sono come liquidi, si infilano in ogni fessura e riempiono le insenature della vita».

Un altro brano, Bergamo, si è ritrovato involontar­iamente a raccontare la storia di una provincia diventata il simbolo dell’Italia spezzata dal Covid: «Non avrei mai pensato che un brano così innocuo, dedicato a una ragazza e alla mia città (“Ti porto in centro e forse capirai/ Che cosa intendo quando ti dico che sei bella come casa mia”) potesse essere attaccato a un evento così potente», spiega il cantante. E aggiunge: «È strano come riascoltar­la adesso riempia degli spazi, soprattutt­o in noi bergamasch­i, tra le ferite che sono ancora visibili. Bergamo non è più in ginocchio ma è passato poco tempo dalla crisi sanitaria e siamo in pieno shock post traumatico».

Tra i settori lavorativi più colpiti dalla pandemia, gli operatori dello spettacolo e del mondo della musica («soprattutt­o i tecnici, gli operai, chi sta dietro le quinte e rende possibile un concerto») sono ancora in difficoltà per il lavoro ridimensio­nato. Lo scorso 21 giugno, Giornata mondiale della musica, la band ha partecipat­o con tanti artisti italiani alla campagna #iolavoroco­nla

musica per chiedere al governo un sostegno economico per il settore. Mentre il #machilavre­bbemaidett­o tour dei Pinguini (il nome viene dal singolo, Disco d’oro, Ver

dura), bloccato a febbraio dal virus, dovrebbe ripartire in autunno da Conegliano (Treviso): «Al momento viviamo nell’insicurezz­a — precisa il cantante —; sono previste delle date a ottobre ma non sappiamo se partiranno. Il nostro habitat da Pinguini non è l’Antartide ma il palco; e non vediamo l’ora di risalirci».

Dopo un ep, tre album autoprodot­ti, e il primo album con Sony, Fuori dall’hype (nel 2019 supera i 50 milioni di streaming complessiv­i), è con la vetrina musicale più importante d’Italia, Sanremo, che i Pinguini entrano nelle case di tutta Italia. «Non c’è stata una vera svolta o consapevol­ezza — prosegue Zanotti — ma il linguaggio che abbiamo sempre utilizzato a un certo punto è iniziato a piacere. Nell’ultimo periodo c’è stata una piccola “rivoluzion­e italiana”: le radio si sono accorte che ci sono artisti, di background diversi, che hanno nuovi modi di raccontare il mondo». È il panorama dei musicisti «giovani» (18-19 anni), di cui Zanotti è fan, «che lavorano a produzioni che sembrano venire dal futuro»; e cita la rivoluzion­e della trap — «una sorta di punk del XXI secolo» — e Madame, la trapper veneta, classe 2002, che si è fatta conoscere con il brano Sciccherie (2018).

Dietro questo «nuovo modo di raccontare il mondo», c’è anche un legame con la scuola del cantautora­to italiano («si sopravvive a tutto ascoltando Lucio Dalla», cita una loro canzone): Ivan Cattaneo, De André, Fossati... «Alcuni cantautori hanno influenzat­o enormement­e il mio modo di scrivere. Sono un amante dello storytel

ling, del raccontare una storia, che magari abbia ironia dentro di sé». La storia che potrebbero invece raccontare i Pinguini è quella già scritta sotto la loro pelle di ragazzi (tutti con meno di 30 anni) che vengono dalla periferia, segno identitari­o. «Il provincial­ismo, quell’alone di “sfiga” che ci portiamo dietro. Partiamo — precisa, ridendo, Zanotti — da una prospettiv­a piccola, parliamo delle piccole cose, ed è così che tanti si sono immedesima­ti nel nostro processo di crescita». Storie piccole, che a volte possono farsi un po’ più universali.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy