Corriere della Sera - La Lettura
Gli slanci e i voli impetuosi di Umberto Mastroianni
Si snoda tra gli spazi esterni del Parco archeologico delle Eolie e le sale del Museo archeologico «Bernabò Brea» di Lipari (Messina) la mostra che ripercorre l’excursus di Umberto Mastroianni (1910-1998) tra il 1931 e il 1992 (fino al 4 novembre, aditusculture.com). Il progetto, a cura di Giordano Bruno Guerri, allinea 13 sculture in ferro o bronzo dell’artista (zio dell’attore Marcello). Dopo gli esordi figurativi, nel ’42 con Uomo Mastroianni approda alla ricerca astratta; nel decennio dopo sviluppa un linguaggio dalle forme tondeggianti e biomorfiche, per virare al geometrismo e agli acciai colorati degli anni Settanta. La mostra culmina nel lirismo di Volo di pace (1992, qui sopra), opera protesa verso l’infinito grazie al dinamismo plastico che ricorda lo slancio futurista di Balla e Boccioni. Slancio — scrisse Maurizio Calvesi — che aveva in lui qualcosa di connaturato, proprio dell’indole impetuosa del personaggio». ( maria egizia fiaschetti)