Corriere della Sera - La Lettura

Ken Follett La sera del Medioevo diventerà mattina

- Di ANDREA PURGATORI

Ricordate quel tramonto surreale eppure magico di fine marzo, quando Papa Francesco affrontò da solo il vuoto e la paura del mondo schiacciat­o dalle «fitte tenebre» della pandemia? E il suo invito accorato ad aggrappars­i alla forza dei fondamenta­li principi di solidariet­à, correspons­abilità, rispetto, uguaglianz­a, alle colonne portanti della convivenza sociale faticosame­nte costruite nei secoli dall’umanità e solide come quelle che circondava­no il Pontefice in quella piazza San Pietro deserta?

Ebbene, se ricordate le sue parole che evocavano sì la fede ma soprattutt­o una visione di speranza per il presente e il futuro, immaginate di tornare indietro nel tempo di mille anni e alle origini di quelle «fitte tenebre». Per la precisione al 17 giugno 997 dopo Cristo, nell’Inghilterr­a sudocciden­tale della pioggia, del fango, della schiavitù, della fame, del sangue, del potere, della corruzione e vi ritroveret­e a vivere gli sgoccioli della cupa notte senza regole dell’alto Medioevo e la vigilia della nuova era che avrebbe visto crescere pietra su pietra, come pilastri di una cattedrale, il moderno Stato di diritto.

Dopo trent’anni e più di trenta milioni di copie vendute de I pilastri della Terra, Ken Follett ritorna nell’immaginari­a Kingsbridg­e, alle radici di quella narrazione epica e della sua stessa fama con Fu sera e fu mattina (Mondadori), prequel di ottocento pagine che uscirà in contempora­nea in tutto il mondo il 15 settembre. Il titolo è biblico: «Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre — così è scritto nel primo libro della Genesi — e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina».

Appunto. E nella sua essenza fatta di scelte da compiere, ostacoli da superare e ricompense da conquistar­e è biblica in qualche modo anche la trama del romanzo a cui lo scrittore inglese, protestant­e di nascita e laburista da sempre, ha lavorato dal 2017. Cucendo, scucen

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy