Corriere della Sera - La Lettura
Il viaggio di Ottavia da Mosul ai lager
Anovembre festeggerà sessant’anni di carriera tra teatro e cinema. Un traguardo importante per Ottavia Piccolo, raffinata e intelligente «veterana» dello spettacolo la cui storia professionale comincia a soli undici anni quando accanto ad Anna Proclemer interpreta Helen, la ragazzina sordo-cieca di Anna dei miracoli, dramma di William Gibson diretto da Luigi Squarzina.
«Il mio successo professionale — racconta l’attrice — è legato a incontri che mai avrei immaginato: da Luchino Visconti con cui esordii al cinema nel Gattopardo (ero una delle figlie del Principe di Salina, Burt Lancaster,) a Mauro Bolognini, il regista di Metello, film con cui vinsi la Palma d’Oro come migliore attrice al Festival di Cannes nel 1970. E, a teatro, Strehler e Luca Ronconi».
È legata al palcoscenico anche la proficua e lunga collaborazione (13 anni) con il drammaturgo Stefano Massini, Premio Ubu 2015 per Lehman Trilogy, del quale Ottavia Piccolo è stata interprete in tante opere di successo. Tra queste, dopo tre stagioni di repliche, Occident Express (Haifa è nata per star ferma) ha trovato nuova vita nel film diretto da Simone Marcelli che verrà presentato venerdì 11 settembre, nell’ambito delle Giornate degli Autori della 77ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. «Il film — spiega l’attrice — è una “rilettura” su pellicola dello spettacolo teatrale, dove la musica composta da Enrico Fink ed eseguita dall’Orchestra Multietnica di Arezzo, che mi accompagna in questo viaggio, diventa essa stessa drammaturgia». Un tappeto sonoro ricco di sorprese e suggestioni che fa da sfondo all’incredibile storia vera di Haifa Ghemal, un’anziana donna di Mosul costretta a mettersi in fuga per sottrarre alla guerra la nipotina di 4 anni. Insieme percorreranno 5.000 chilometri, dall’Iraq al Baltico, attraverso la cosiddetta «rotta dei Balcani», in cerca di un approdo. «Quella di Haifa è la cronaca di un viaggio — sottolinea Piccolo — il diario di una fuga. Un frammento di questo nostro tempo spietato. Una donna dai capelli bianchi obbligata a lasciarsi tutto alle spalle. Proprio lei a cui la sorella diceva “Tu, Haifa, sei nata per star ferma”... Simone Marcelli, autore di un documentario su Ronconi, In viaggio con Luca, dopo aver visto Occident Express ha detto: facciamolo diventare qualcosa che resta. La forza del testo di Massini è che non c’è mai la retorica della “povera profuga”, ma sempre una grande forza, una grande umanità. Il film è impreziosito dalle animazioni del bravo Simone Massi, piccoli inserti poetici disegnati a mano che danno respiro al racconto. Chiuderemo le Giornate degli Autori a Venezia come piccolo evento».
Venezia sembra silenziosamente seguire Ottavia Piccolo. L’attrice, che ha casa al Lido, con Occident Express torna nella città lagunare per l a s e co nda vo l t a . « L a prima è stata nel 2009 — ricorda —, presentammo la versione documentaria di Donna non rieducabile. Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja, che Massini ha scritto adattando in forma teatrale brani autobiografici e articoli della giornalista uccisa a Mosca nel 2006. Il film si intitolava Il sangue e la neve ». Sempre nella Serenissima, e nuovamente diretta dal regista Simone Marcelli, l’attrice girerà il documentario Lo sguardo su Venezia. «Ho fatto conoscere a Simone lo storico del cinema Carlo Montanaro. A Cannaregio, in Calle del Forno, ha sede la sua Fabbrica del Vedere: lì sono conservate migliaia di foto, pellicole, video, libri di cinema che formano il