Corriere della Sera - La Lettura
«Non è soltanto populismo Chiamiamola ultradestra »
Il politologo Cas Mudde denuncia la crescente «normalizzazione» delle forze estremiste xenofobe, che sono una minaccia per le democrazie liberali perché non rispettano le regole del gioco e i diritti delle minoranze. In Polonia, in Ungheria e in Austria p
Il fenomeno politico più evidente degli ultimi anni è l’affermazione su scala globale di partiti afferenti alla destra radicale: una famiglia politica che ha conosciuto fasi di emersione dal secondo dopoguerra in poi, ma che raramente era arrivata alle soglie del potere o nelle «stanze dei bottoni» come sta avvenendo. Soprattutto, l’odierna destra radicale sembra in grado di esercitare una forza d’attrazione inedita nei confronti di partiti contigui nello spettro politico, così come di imporre temi e toni al dibattito pubblico in materia di immigrazione e non solo. Di questa recente ondata si occupa da tempo Cas Mudde, politologo con una carriera a cavallo tra Europa e Stati Uniti. Il suo ultimo libro Ultradestra è appena uscito in Italia grazie a Luiss University Press, corredato dalla prefazione di Caterina Froio, preziosa nell’offrire al lettore la necessaria chiarezza concettuale e terminologica. A Mudde abbiamo posto alcune domande sull’attualità, con particolare attenzione alla situazione italiana.
L’immagine di copertina scelta per l’edizione italiana richiama inequivocabilmente il noto film di Stanley Kubrick «Arancia meccanica». Su quella originale, invece, campeggia l’inconfondibile berretto rosso trumpiano come simbolo dell’odierna «destra radicale». Eppure, più spesso il presidente degli Stati Uniti è associato all’ascesa dei «populismi». Da esperto di entrambi i fenomeni, ritiene che essi siano sovrapponibili, cioè che l’estrema destra sia per sua natura populista?
«In Donald Trump coincidono più fenomeni: la confluenza tra la destra convenzionale e quella radicale, il processo di normalizzazione di quest’ultima, la combinazione di una propaganda aperta e aggressiva che flirta con aspetti tipici della destra estrema, come l’antidemocrazia e il razzismo. Il trumpismo è certamente populista, ma appartiene anche al campo della destra radicale. Gran parte di quest’ultima, nel momento in cui ac