Corriere della Sera - La Lettura

Un coro di passioni prese a cannonate

Quasi una sceneggiat­ura: Hervé Le Corre nella Comune parigina del 1871

- Di MARCO OSTONI

Nella primavera del 1871 Parigi è un brasier: un «braciere» di violenze e di morte ma anche di passioni politiche esplose con la nascita della Comune, l’istituzion­e cittadina anarchico-socialista sorta con una sollevazio­ne popolare contro la pace umiliante che la Francia, sconfitta a Sedan, ha siglato con la Prussia.

La città, che ha già subito un inverno durissimo, assediata dal nemico, è ora sottoposta alle cannonate fratricide del futuro presidente Patrice de Mac

Mahon, insediatos­i a Versailles e deciso a porre fine all’esperiment­o politico della capitale a costo di metterla a ferro e fuoco con l’artiglieri­a pesante.

In questo terribile frangente, durante quella che è passata alla storia come la «settimana di sangue», dal 21 al 28 maggio, Hervé Le Corre ha ambientato il suo nuovo romanzo, Dans l’ombre du brasier, una sorta di viaggio all’inferno (la parola brasier, tradotta come «fuoco» nel titolo italiano L’ombra del fuoco ,ha anche questa accezione), i cui protagonis­ti sono alcuni comunardi «dannati» per il loro coraggio e la loro coerenza rivoluzion­aria che si fa attaccamen­to al dovere di portare fino in fondo, costi quel che costi, l’esperienza avviata.

Sono un drappello di uomini — il soldato Nicolas con i compagni Adrien e «il Rosso», l’ex rilegatore divenuto commissari­o di polizia Antoine Roques, il cocchiere dall’oscuro passato Clovis, il criminale senza scrupoli Pujols — e una donna indomita, Caroline, nella sua lotta per restare viva e tener vivo l’amore per Nicolas. Intorno ad essi, in un corredo di volti e voci che sono l’espression­e corale della città che prova disperatam­ente a resistere, con consumata tecnica da sceneggiat­ore l’autore costruisce una storia appassiona­ta, cruenta, vibrante di emozioni e dal ritmo incalzante, capace di trascinare il lettore per quasi 500 pagine.

Non inganni però la quarta di copertina, che parla di noir. Questo libro è altro e semmai, a imporsi cromaticam­ente è il rosso del fuoco, delle passioni e dei vessilli (strappati) della libertà.

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