Corriere della Sera - La Lettura
ECCO IL VERDETTO, L’OSANNA DEL 1840 A PARIGI
Per un processo occorrono atti d’accusa e testimoni della difesa, avvocati per entrambe le parti, una documentazione puntigliosa e convincente. Nel caso di Napoleone Bonaparte tutto è reso terribilmente complicato dalla ricchezza di una vita che fu straordinariamente piena di eventi, da Ajaccio a Sant’Elena.
L’imputato ha troppi volti. Napoleone non è soltanto un guerriero, uno stratega, un uomo di Stato. È anche un legislatore, un amministratore e forse, soprattutto, un appassionato lettore dell’Enciclopedia. Conosce le esperienze del proprietario terriero, dell’imprenditore, dell’uomo d’affari. È stato spesso un combattente spietato, ma quante persone hanno approfittato delle sue strade, delle sue leggi e delle sue grandi opere? Ha vissuto in un’epoca in cui la Rivoluzione del 1789 aveva esautorato tutte le autorità del passato, da quella dei monarchi a quella dei sacerdoti. Di tutti coloro che erano stati privati del loro potere Napoleone fu l’instancabile erede. Assillato dalla febbre dell’innovazione e della modernità, non smise mai di trasformare qualsiasi cosa cadesse sotto i suoi occhi per renderla più utile e pratica.
Conosciamo i monumenti che lo ritraggono nelle posizioni eroiche dei vincitori e fondatori d’impero. Ma nella galleria circolare della sua tomba a Parigi c’è una serie di 10 bassorilievi scolpiti da Simart, che rappresentano i principali eventi della sua esistenza pubblica: pacificazione della nazione, centralizzazione amministrativa, Consiglio di Stato, Codice civile, Concordato, Università imperiale, Corte dei Conti, Codice del commercio, grandi lavori, Legion d’onore.
Possiamo condannare i suoi errori e capricci, ricordare i momenti meno nobili della sua vita, come il suo familismo corso. Ma che cosa penserebbero della nostra sentenza le folle che accolsero in Francia la sua salma nel dicembre 1840, gli architetti e gli artisti che hanno adornato la sua tomba, le migliaia di persone che lo visitano ogni giorno all’Hôtel des Invalides? Se questo è un processo, quelle persone sono i giurati; e hanno l’ultima parola.