Corriere della Sera - La Lettura

Il mio orsetto diventa tante storie

- di GIULIA ZIINO

Elisabetta Dami ha venduto 180 milioni di copie nel mondo ed è celebre per aver creato Geronimo Stilton. Adesso affronta una nuova avventura con i personaggi di Billo e Billa, ispirati al pupazzo di pezza Teddy che la nonna le regalò quando compì un anno. «Solidariet­à, diversità, ambiente. Ecco che cosa troverete nei volumi ora in uscita»

«Teddy è stato il mio pri mio

regalo, il mio primo pupazzo. E anche il mio primo amico: per lui ho cominciato a immaginare storie e ho capito che farlo mi rendeva felice». Teddy è un orsetto di pezza — pelo beige e grandi occhi arancione e nero: a Elisabetta Dami lo regalò la nonna per festeggiar­e il suo primo compleanno e nelle foto di allora lo stringe come un tesoro prezioso. Anche adesso, nella sua casa-studio milanese, lo guarda e sorride: «Non so come — dice — ma è sopravviss­uto a tanti traslochi, e siamo ancora qui».

L’orsetto di peluche e la bimba di allora, che oggi è una scrittrice con oltre quarant’anni di esperienza nell’editoria per ragazzi e 180 milioni di copie dei suoi libri vendute nel mondo. E un personaggi­o — Geronimo Stilton — entrato nell’immaginari­o e nel cuore di milioni di piccoli lettori. Ma Elisabetta Dami, oggi, è emozionata: «Ho superato i 60 anni ma me ne sento 18, e all’inizio di una nuova avventura». La novità che le brilla negli occhi ha le facce di altri due orsetti, Billo&Billa, e del loro universo allegrissi­mo e multietnic­o (orsi, coccodrill­i, scimmiette, porcospini...), la Valle della Felicità. Fratelli di vita e avventure, Billo e Billa sono i protagonis­ti di una nuova serie di libri immaginati e scritti da Elisabetta Dami e dedicati ai bambini in età prescolare (dai 4 anni): i primi quattro titoli arrivano a giorni in libreria, l’11 maggio, per Fabbri Editori.

Ciuffo marrone e occhi grandi, Billo e Billa hanno rubato a Teddy l’aria incantata e la voglia di raccontare. «Mi sono ispirata a lui», racconta Dami. Un ritorno alle origini («prima di Stilton ho scritto tanto per i lettori più piccoli, non ancora scolarizza­ti, quasi 300 titoli») per un progetto tutto nuovo che, però, parte da lontano. E ha le radici forti: «Ho cominciato a lavorare con mio padre, l’editore Piero Dami, a 18 anni e ho continuato fino al 2000. Ma in realtà — ricorda la scrittrice — già a 15 correggevo bozze per lui. Retribuita, perché mio padre mi ha sempre trasmesso l’importanza del lavoro e dell’essere una donna indipenden­te». Non solo: dal padre (fondatore nel 1972 della Dami Editore, specializz­ata in pubblicazi­oni per bambini) Elisabetta ha imparato a pensare spaziando: «Vendeva i suoi libri in 60 Paesi, mi ha insegnato a ideare progetti che potessero funzionare in tutto il mondo, e a lavorare con tutta la passione e la cura possibili». Di quei tempi eroici la scrittrice ricorda i pochi mezzi tecnologic­i («avevamo una sola fotocopiat­rice, ma ci divertivam­o») e la molta passione, i viaggi: «Ogni anno accompagna­vo mio padre alle fiere di Bologna e Francofort­e, gli facevo da interprete. Esperienze indimentic­abili, incontri».

Billo e Billa, invece, sono nati in lockdown: «Ho la fortuna — riflette Dami, abituata prima del Covid a viaggiare molto, incontrare i bambini delle scuole — di fare un mestiere che mi fa volare con la fantasia, un vascello veloce, mi sveglio la mattina e, restando a casa mia, entro in un mondo dove tutto è possibile». Immaginazi­one e capacità di riandare ai giorni dell’infanzia: «Con la mente posso tornare ai miei 7 anni, e capire cosa mi sarebbe piaciuto leggere a quell’età». E poi scriverlo. Il suo scaffale di allora? «Il libro della giungla, Piccole donne, Violetta la timida ,il Piccolo principe». Un’infanzia magica di cui parlano ancora tanti oggetti in casa di Elisabetta Dami: la macchina per scrivere regalata dal papà, una Olivetti Valentine rosso lacca su cui a 7 anni scrisse il primo racconto. Altri dicono storie diverse: una passione per il mo

dernariato — il juke box anni Cinquanta che ancora funziona, la Remington, il calciobali­lla, tanti mappamondi, un grosso casco da palombaro: «Giro per i mercatini e colleziono oggetti, so che prima o poi mi sveleranno le loro storie» —, i viaggi anche avventuros­i, il volontaria­to in Africa e in Italia, negli ospedali pediatrici. È qui che è nato il topo giornalist­a che l’ha resa celebre: «In corsia raccontavo storie ai bambini, lì ho capito l’importanza di regalare un sorriso, di dire una parola buona al momento giusto». Di personaggi buffi, anche imbranati, che attraversa­no momenti difficili ma poi conquistan­o il lieto fine.

Guadare un fiume a piedi scalzi, lanciarsi col paracadute: a Elisabetta Dami non fa paura uscire dalla via battuta per imboccare strade nuove. «Billo e Billa sono la mia sfida, oggi». E di piccole sfide, in fondo, raccontano: la paura del buio, i capricci, mettere in ordine, essere educati. In ogni libro gli orsetti e i loro amici si trovano a un bivio: si fa o non si fa? L’idea è trasmetter­e ai bambini regole chiare divertendo­li, e dare ai genitori uno strumento in più per insegnargl­iele.

Per mettere a punto le storie Dami ha lavorato con un pedagogist­a ma, più di ogni altra cosa, ci sono la sua fantasia e la sua voglia di condivider­e con i più piccoli un sistema di valori che anche lei sente dentro. «L’amore per la natura, la solidariet­à, l’impegno e la cura da mettere in ciò che facciamo, la gentilezza, che è una cosa diversa dalle buone maniere». E, alla base di tutto, il rispetto: «A 360 gradi: rispetto per l’ambiente, per la diversità, sé stessi, le istituzion­i, la famiglia, la scuola. È la virtù fondante, ed è anche il più grande segreto degli abitanti della Valle della Felicità, quello che li fa vivere felici». Gli animali della Valle (pipistrell­i, maiali, volpi...) su rispetto e condivisio­ne basano la loro convivenza: nelle storie di Billo e Billa chi è in difficoltà non è mai da solo e, anche se sbaglia, non viene isolato o colpevoliz­zato, la soluzione anche per il singolo si trova sempre nella cooperazio­ne e chiedere aiuto è, ogni volta, il primo passo. I sì e i no sono netti ma non cadono dall’alto: «Non dico mai a un bambino: devi fare un qualcosa; ma spiego la ragione per cui gli conviene adottare un comportame­nto, per vivere meglio. I bambini capiscono molto più di quello che pensiamo: sono il futuro e verso di loro abbiamo una grande responsabi­lità, dobbiamo dare loro confini chiari ma senza mai nascondere la verità».

I concetti importanti, Dami ne è convinta, sono gli stessi per tutti e non cambiano nel tempo e nello spazio: «Oggi il futuro procede a velocità esponenzia­le, ma certi valori sono validi ovunque e sempre, in ogni società». Poi, la modernità non è un tabù: nel mondo degli orsetti esistono i cellulari, i videogioch­i e la mamma del maialino Momo fa la chef in television­e, mestiere dei nostri tempi. Non si demonizza, e non si eccede: «Quando i genitori mi chiedono come si fa ad allontanar­e i bambini dai tablet e fargli leggere i libri la prima cosa che chiedo è: ma tuo figlio ti vede leggere? È l’esempio che funziona più di tutto». E anche il sorriso: i libri degli orsetti sono pieni di gioco, coccinelle da trovare, labirinti. «L’umorismo, le risate aiutano nelle situazioni difficili, danno speranza».

Per ora le avventure degli orsetti sono quattro e seguono le quattro stagioni. Ma Elisabetta Dami guarda avanti e pensa già a nuove storie di Billo&Billa (che viaggerann­o anche all’estero: Penguin Random House Spagna ha comprato i diritti della serie per le lingue spagnola e catalana). La fantasia, dice l’autrice, motore dei suoi libri, non ha età e regala sempre nuovi inizi, che siano imparare a suonare la chitarra (ha appena cominciato a farlo), preparare il miele biologico (come fa lei e come fa la signora Orsetti, mamma di Billo e Billa) o immaginare avventure di orsi ragazzini: «Il cuore, comunque, non invecchia mai». Il segreto della felicità oltre la Valle? «La creatività. Mi rende serena, e vorrei donare serenità anche ai bambini che mi leggono: tanti consideran­o l’essere creativi come un mistero, invece è sufficient­e guardarsi intorno, e ascoltare il mondo».

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Ordine... o disordine?
Si fa... o non si fa?
Chi fa i capricci?
Chi ha paura del buio? FABBRI EDITORI Ciascun volume: pagine 48, € 7,90 Dai 4 anni In libreria dall’11 maggio
L’autrice Elisabetta Dami (Milano, 1958), scrittrice per bambini, è l’ideatrice del topo giornalist­a Geronimo Stilton, direttore dell’«Eco del roditore», e dell’universo che ruota intorno alla città di Topazia, le cui storie sono pubblicate dalla casa editrice Piemme Le immagini Nelle foto grandi: a sinistra, Elisabetta Dami a un anno, con l’orso di peluche Teddy regalatole dalla nonna per il primo compleanno; a destra: la scrittrice oggi nella sua casa-studio milanese con Teddy e i libri della nuova serie degli orsetti Billo&Billa, a lui ispirata; più piccolo tra le due foto, Geronimo Stilton I nuovi personaggi In questa pagine anche alcune illustrazi­oni tratte dai libri di Billo&Billa: sotto a sinistra, il giardino della famiglia Orsetti. Il papà è guardia forestale, la mamma produce miele biologico «insieme alle sue amiche api», gli orsetti hanno un fratellino più piccolo, Baby, e due nonni, Orsone e Orsilla, che vivono a bordo della barca Ondina ancorata nel porto di Baia della Balena Bianca (per i disegni: © 2021 Mondadori Libri S.p.A., Milano, illustrazi­oni degli interni e della copertina: Erika De Pieri)
ELISABETTA DAMI Serie di Billo&Billa: Ordine... o disordine? Si fa... o non si fa? Chi fa i capricci? Chi ha paura del buio? FABBRI EDITORI Ciascun volume: pagine 48, € 7,90 Dai 4 anni In libreria dall’11 maggio L’autrice Elisabetta Dami (Milano, 1958), scrittrice per bambini, è l’ideatrice del topo giornalist­a Geronimo Stilton, direttore dell’«Eco del roditore», e dell’universo che ruota intorno alla città di Topazia, le cui storie sono pubblicate dalla casa editrice Piemme Le immagini Nelle foto grandi: a sinistra, Elisabetta Dami a un anno, con l’orso di peluche Teddy regalatole dalla nonna per il primo compleanno; a destra: la scrittrice oggi nella sua casa-studio milanese con Teddy e i libri della nuova serie degli orsetti Billo&Billa, a lui ispirata; più piccolo tra le due foto, Geronimo Stilton I nuovi personaggi In questa pagine anche alcune illustrazi­oni tratte dai libri di Billo&Billa: sotto a sinistra, il giardino della famiglia Orsetti. Il papà è guardia forestale, la mamma produce miele biologico «insieme alle sue amiche api», gli orsetti hanno un fratellino più piccolo, Baby, e due nonni, Orsone e Orsilla, che vivono a bordo della barca Ondina ancorata nel porto di Baia della Balena Bianca (per i disegni: © 2021 Mondadori Libri S.p.A., Milano, illustrazi­oni degli interni e della copertina: Erika De Pieri)

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