Corriere della Sera - La Lettura
IL PIÙ IMPORTANTE TESTO DEL NOVECENTO
Sei personaggi in cerca d’autore è il più importante testo del Novecento. Pirandello è come Stravinskij: entrambi portano nelle opere la consapevolezza della crisi del loro linguaggio, mimetizzando la modernità sotto l’apparenza di testi che hanno sembianze tradizionali. Il plot di molti lavori di Pirandello, compresa la torbida vicenda della figliastra, sembra quello di una soap, ma in realtà egli abbatte la quarta parete. Nelle sue opere, come dice in modo geniale Giovanni Macchia, ogni protagonista vuole «deporre» davanti a un finto spettatore per proclamare la propria innocenza ai danni dell’altro. In realtà parla apertamente con il pubblico.
In Sei personaggi lo stato d’accusa è doppio. Padre e figliastra si accusano reciprocamente mentre entrambi accusano il loro autore di non averli messi in scena. Il tutto eleggendo a giudice quello che oggi chiameremo il regista.
Da questo spunto cervellotico Pirandello crea un appassionante testo evergreen che riempie le sale da cent’anni perché, come tutte le grandi opere d’arte, ha vari livelli di lettura che permettono di seguirlo semplicemente come una soap, o come una pièce autobiografica per il pubblico amante del genere autofiction, o come un grande discorso sulla natura del teatro.
La nostra edizione di Sei personaggi è stata particolarmente fortunata. Ha fatto una importante tournée in due stagioni che ha toccato anche San Pietroburgo e Parigi, dove lo spettacolo è stato apprezzato da uno dei massimi storici del teatro viventi, Georges Banu, che ha scritto di avere assistito alla più bella entrata in scena dei sei personaggi. Costoro comparivano dapprima su uno schermo come dei giganti, poi a poco a poco divenivano di grandezza più normale e infine apparivano in presenza fisica «bucando» lo schermo su cui li avevamo visti proiettati.
Erano spettri, schegge di cinema, creature oniriche? Lo si può giudicare vedendo la ripresa che ne ha fatto la Rai al Teatro Valle dove cent’anni fa il testo debuttò e che, dopo la messa in onda di sabato 8 alle 21.15 su Rai5, sarà disponibile su RaiPlay. Al di là del regista, lo spettacolo credo sia da non perdere per i grandi interpreti, tra cui un indimenticabile Eros Pagni.