Non sono una Schiappa Adesso vi spavento

La Schiappa? Adesso fa paura. Paura vera: zombie, scheletri, teste mozzate, cantine buie e misteriose. Il lettore è avvertito: se cerca «cuccioli e unicorni e altre cose simpatiche», stia alla larga. Altrimenti, torcia sotto le coperte e via: «E se hai troppa paura puoi sempre andare nel lettone dei tuoi genitori. Però non dire che cosa ti ha spaventato perché non voglio che se la prendano con me». Ovvero con Jeff Kinney, autore della serie fenomeno Diario di una Schiappa: 78 edizioni, 65 lingue (tra cui latino e napoletano) e più di 250 milioni di copie vendute nel mondo in 13 anni di vita editoriale (6 solo in Italia dove la pubblica Il Castoro). E uno spin off, l’Amico fantastico, in cui Rowley Jefferson — nella serie-madre spalla del protagonista Greg Heffley, la Schiappa del titolo — si prende la scena. Lanciato nel 2019 e già a 25 milioni di copie vendute nel mondo (130 mila in Italia), dopo il primo libro e il secondo (dalle atmosfere fantasy), ora Rowley, e Kinney, esordiscono nel genere horror con Le storie di paura di un amico fantastico, in uscita sempre col Castoro, tradotte da Rossella Bernascone e Benedetta Gallo.

Il libro arriva da noi forte dei primi posti in classifica conquistati in patria, su «New York Times» e «Usa Today»; la cornice è la stessa dei Diari e delle avventure di Rowley: pagine che sembrano quelle di un vero quaderno, disegni in bianco e nero dal tratto semplice e inconfondibile, sarcasmo da vendere. Ma stavolta, nei 14 racconti brevi, serpeggia la paura. Un horror familiare: i vampiri vanno all’asilo, i fantasmi aiutano i compagni di banco a copiare durante il compito in classe, timidi cavalieri senza testa partecipano al ballo della scuola e l’amico trasformato in