Cartapesta per Kubrick e Lady Gaga e lezioni ad Angelina Jolie e Brad Pitt

a maschera è un diaframma che divide due mondi. La sua origine segue quella della civiltà: è un’inchiesta che l’uomo svolge su sé stesso. Mi ci sto perdendo da quarant’anni: più vado avanti, meno ne so». Gualtiero Dall’Osto, quando nel 1978 arrivò a Venezia da studente all’Accademia di Belle Arti, non immaginava che avrebbe fatto della maschera la sua professione. «La città — spiega — allora era un laboratorio, ho iniziato a realizzare maschere lavorando a cottimo in Barbaria de le Tole, luogo poco conosciuto della città non lontano dall’Arsenale, dove si passava dal restauro di cornici alle rappresentazioni teatrali improvvisate». Non solo tradizione: Dall’Osto sperimenta con forme, materiali. Il suo laboratorio Tragicomica è una festa di piume, pizzi, velluti, pennelli, forbici, barattoli di colore. Dal soffitto calano maschere a forma di soli ammiccanti, lune