Corriere della Sera - La Lettura
Il turista etico per l’era post-Covid
Riascoltare Sì, viaggiare di Battisti nel 2021 suscita un’inevitabile domanda: quando potremo tornare a viaggiare in modo così spensierato, «con un ritmo fluente di vita nel cuore», senza dover pensare a tamponi e green pass? L’interrogativo è rinviato a data da destinarsi, ma sarebbe uno spreco non cogliere l’occasione per ragionare sul modo in cui siamo soliti viaggiare. Che turisti vorremmo essere in un mondo post-Covid? Quali sono gli aspetti che a vent’anni dalla nascita del termine ecoturismo sono ormai considerati in-sostenibili? Per rispondere c’è chi ha scritto un libro. Sono Chiara Grasso, etologa, e Christian Lenzi, biologo naturalista, fondatori di Eticoscienza, associazione non profit la cui azione fa perno sul concetto di etologia etica. Il loro volume, Viaggia green nella natura. Guida pratica al turismo ecosostenibile in tutta sicurezza (Edizioni Sonda), è un libro ibrido, perché è sia guida pratica — ricchissima di consigli, liste e itinerari — sia testo che contiene approfondimenti e riflessioni sull’approccio che il turista dovrebbe adottare per spostarsi nel pieno rispetto degli ambienti e dei viventi che incontra sul suo percorso.
Dalle pagine di Viaggia green nella natura emerge la principale dote del turista etico: la consapevolezza. Se ci si mette in viaggio consci del fatto che ogni bosco che si attraversa è un’intricata rete di simbiosi e che ogni contatto con la fauna selvatica (sfamare una volpe, scattare una foto) o con le popolazioni locali (acquistare un souvenir, visitare luoghi sacri) potrebbe risultare deleterio, allora il viaggio inizia davvero ad assumere tinte green. Il libro di Grasso e Lenzi non è una «guida usa e getta». Le indicazioni che contiene, comprese quelle dedicate al viaggio in periodo di pandemia, sono infatti destinate a restare. E l’insegnamento più utile, quello che si fisserà nelle menti di tutti noi soltanto con il tempo, riguarda non tanto come viaggiamo, ma lo sguardo con cui guardiamo il mondo: è dannoso ritenere separati ambienti, viventi e società umane. Un monito che vale per turisti e sedentari in misura uguale.