Corriere della Sera - La Lettura

Urbani, Periferici, Selvatici: la «guerra verde»

Mauro Garofalo narra di giovani e ambiente. E la tecnologia non è un demonio

- Di ALESSANDRO BERETTA

In un tempo indefinito oltre il nostro, Chersom City è una metropoli modello per autonomia. Divisa in sei Quadranti che forniscono servizi, dall’agricoltur­a all’energia, al ricco centro, è circondata da un Muro Verde di alberi che crea ossigeno e smorza l’inquinamen­to. All’interno ci vivono gli Urbani, ai confini i Periferici e, oltre il Muro, i Selvatici che non hanno abbracciat­o la nuova idea di civiltà. È in questo scenario che si apre The Green Monkeys, romanzo di Mauro Garofalo ricco di riflession­i interessan­ti su temi ambientali, di cui l’autore è esperto divulgator­e, portate avanti dall’azione di un gruppo di personaggi giovani e ben delineati. Sono «le Scimmie verdi» che danno il titolo al libro: un manipolo di ragazzi selvatici che vuole rompere il presente, tutti esperti di parkour, grazie a cui si muovono rapidi nella giungla urbana per sabotarla.

Nel mezzo del loro primo attentato, rivolto a un deposito d’armi custodito da robot, la traiettori­a di Monkey, il capo del gruppo, intreccia quella di una ragazza che si sta allenando in cima a un palazzo. Lei è Sun, figliastra dell’Architetto che ha progettato la città, la cui madre scomparsa era cresciuta nella natura. Tra i due si crea «una bolla dimensiona­le», un innato legame che si libera nel loro incontro e che segna il loro destino e quello di tutta la popolazion­e. Lo si scopre negli undici densi capitoli successivi, dal ritmo narrativo serrato, dove Sun si allea con le Scimmie mentre la città cade in mano alla manie di potere di Kobe, il fratellast­ro della ragazza che vorrebbe cancellare il verde. La sua posizione è la più distruttiv­a, mentre la metropoli Chersom si trova in una situazione di mezzo, come pensa Sun, di «Esseri umani contro habitat», dove il bosco urbano che circonda gli edifici è al servizio degli uomini per fornire loro aria. Una terza via comprende e rispetta tutti gli elementi in gioco nell’ambiente e le Scimmie, figlie di una tradizione millenaria e mitologica, presieduta da custodi dei diversi regni, come il lupo Munro per quello animale e il Grande Albero per quello vegetale, la conoscono.

La lotta tra queste visioni, che non ignorano i frutti dell’urban green in urbanistic­a, è al centro del libro con scontri sanguinari, alleanze inattese, improvvisi momenti mistici. L’autore è bravo nel legarle ai percorsi personali dei personaggi senza farle sembrare semplici tesi. Le vicende sono sempre viste da

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