Corriere della Sera - La Lettura

Versi del crepuscolo e della crisi: il poeta fanciullo che iniziò il ’900

Sergio Corazzini, l’avventura dell’anima

- di DANIELE PICCINI

Sergio Corazzini: il suo nome si lega per noi a temi smorti e dimessi, alla rinuncia ad esser detto poeta, all’abbassamen­to del tono fin quasi al silenzio. In un giro di pochi anni (19041906), le sue smilze raccolte di fanciullos­crittore lasciano un segno nella cultura inquieta di inizio secolo. Corazzini si lega certo a un’idea terminale della letteratur­a: il crepuscolo, la malinconia, l’autunno. La verità, credo, è che questo poeta morto di tubercolos­i giovanissi­mo (1886-1907) ha compiuto per tutti una sorta di agonia, quasi per permettere al nuovo secolo di poesia di fiorire.

Negandosi a ogni posa estetizzan­te, identifica­ndosi con la privazione e l’umiltà dei poveri, Corazzini ha come portato alle estreme conseguenz­e la crisi e il tramonto, consumando­li in sé. Ce lo conferma Io non sono un poeta, a cura di Alessandro Melia , che ripropone le sue raccolte, più qualche testo precedente­mente edito in rivista e due poesie postume: Il sentiero e La morte di Tantalo.

Osservava nel 1968 Stefano Jacomuzzi che al poeta «sta a cuore essenzialm­ente un’avventura d’anima […] colta ai margini della finale rassegnazi­one». È così che Corazzini nella sua breve parabola si è guardato morire. Ne La morte di Tantalo ci ha lasciato un viatico oscuro e prezioso, come un seme: «E aggiungi che non morremo più/ e che andremo per la vita/ errando per sempre».

 ??  ?? SERGIO CORAZZINI Io non sono un poeta A cura di Alessandro Melia INTERNO POESIA Pagine 164, € 12
L’autore Sergio Corazzini nacque nel 1886 a Roma, dove morì nel 1907. Lavorò presso un’agenzia di assicurazi­oni
SERGIO CORAZZINI Io non sono un poeta A cura di Alessandro Melia INTERNO POESIA Pagine 164, € 12 L’autore Sergio Corazzini nacque nel 1886 a Roma, dove morì nel 1907. Lavorò presso un’agenzia di assicurazi­oni

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