Corriere della Sera - La Lettura
SANGUE CRISTIANO OGNI CHILOMETRO
Nel rapporto del 18 luglio l’agenzia nigeriana Intersociety ha quantificato il costo in vite umane degli attacchi contro i cristiani nello Stato subsahariano e ha fornito i dati di una persecuzione che include anche sequestri di persona e distruzioni di chiese.
Dall’inizio dell’anno sono 3.462 le vittime accertate delle incursioni di gruppi islamisti di varia appartenenza, dai più noti Boko Haram ai pastori Fulani. Nel 2020 Open Doors ha stimato per la Nigeria una cifra complessiva di 3.530 morti cristiani. Si profila ora un aumento che farebbe dell’anno in corso il peggiore dal 2014, quando i cristiani ammazzati superarono i cinquemila, e che consegna alla Nigeria il primato tra le terre più mortali per i seguaci di Cristo.
In forza dell’alto tasso atteso di nascite la Nigeria è intanto divenuto un Paese chiave per la demografia religiosa dei prossimi decenni, simbolo delle vaste porzioni di sud del mondo che saranno da un lato sempre più divise tra cristianesimo e islam e dall’altro sempre più influenti sui cristiani e sui musulmani globali.
Il numero delle vittime denunciate da Intersociety corrisponde all’incirca al numero dei chilometri che separano in linea d’aria la capitale Abuja da Roma. Ogni vittima è un chilometro in meno tra noi e la violenza inferta o subita in nome di Dio.