Corriere della Sera - La Lettura

Gli alberi stregati guardiani del tempo

Mostre Una rassegna alla Triennale di Milano

- Di SEVERINO COLOMBO

Quante cose sono successe sotto un albero che sta lì da circa trecento anni: la Quercia delle Streghe in località San Martino in Colle, nel comune toscano di Capannori (Lucca), un po’ della sua storia secolare la porta scritta nel nome: secondo una leggenda le streghe si davano appuntamen­to per i loro sabba tra i suoi rami che per questo sono cresciuti curvi e contorti. Ma non è l’unica storia di fantasia legata a questa pianta: un’altra dal sapore fiabesco vuole che sia la quercia sotto cui Pinocchio nascose gli zecchini d’oro; in ciò conta forse la vicinanza con Collodi, paese di cui era originaria la madre di Carlo Lorenzini, l’autore di Pinocchio che scelse come pseudonimo Carlo Collodi.

La spettacola­re Quercia delle Streghe è tra i ventidue soggetti della mostra fotografic­a Patriarchi della Natura Alberi straordina­ri d’Italia che, dopo essere stata esposta al Centro diagnostic­o italiano di Milano, è ora alla Triennale, sempre a Milano, allestita al piano meno uno (ingresso libero; da martedì a domenica, orari 11-20). Ideata e curata da Fondazione Bracco insieme con Associazio­ne patriarchi della natura in Italia, la mostra propone un viaggio, con immagini in grande formato, tra le piante più vecchie dell’Italia dal Trentino alla Sicilia, fotografat­e da Sergio Guidi, Andrea Gulminelli e Gabriele Piazzoli.

Sorta di guardiani del tempo questi alberi sono monumenti viventi che rappresent­ano la nostra memoria e che — questo il messaggio green di una mostra adatta a un pubblico anche giovane — devono continuare ad esserlo per le future generazion­i. Ma per questo occorre conoscerle, preservarl­e, rispettarl­e. Ed evitare che accada come a un pino loricato con oltre 1.2oo anni di storia, sito presso la Grande Porta del Pollino, bruciato nel 1993 in un incendio doloso.

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