Corriere della Sera - La Lettura
Dexter risolve omicidi come rebus. E viceversa
Arrivano in Italia sei storie inedite dell’ispettore Morse, scontroso al punto giusto
Se la passione per l’enigmistica — in Francia — è servita per contaminare alcune opere dell’OuLiPo e dei suoi fondatori (come nel caso di Raymond Queneau), in Inghilterra è invece diventata terreno fertile per Colin Dexter, prolifico autore di romanzi polizieschi ma anche di racconti di genere.
Ne è prova Il più grande mistero di Morse e altre storie (Sellerio) che raccoglie sei chicche — inedite in Italia — attorno alla figura dell’ispettore capo Morse, il personaggio seriale creato dallo scrittore con humour tutto inglese. Sei racconti che ruotano attorno a furti, a omicidi ma soprattutto a dinamiche umane: il mondo degli amanti, l’universo della pornografia, la relazione tra uno sbirro e un detenuto che sta per diventare un confidente.
La cifra stilistica di Dexter — come scrive Marco Malvaldi in una spassosa nota introduttiva — sta tutta nella sua curiosità che, sulla pagina, diventa enigma da risolvere assieme al lettore. «Il che mi porta a pensare — in maniera disordinata e per connessioni successive, come piacerebbe a Morse — che in fondo per essere creativi è probabilmente necessario essere colti», scrive Malvaldi.
E Dexter è un uomo coltissimo: riempie i suoi racconti di libri altrui (Una storia privata), si diverte a discettare di musica classica (Ronda di quartiere )e — tra l’altro — usa la farmacologia come tassello per eventuali prove (L’ultima chiamata). Lo fa però quasi giocando, e senza mai farlo pesare: usa la cultura come gli enigmisti — appunto — adoperano le parole per farne tasselli. E anche l’ispettore Morse, capo della Thames Valley Police di Oxford, tutt’altro che un investigatore freddo e perfetto, è un uomo scontroso, di quella rudezza tipica dei poliziotti che sono abituati a vedere di tutto nella loro vita professionale, e poco incline all’empatia anche con il suo subalterno, il sergente Lewis.
Le trame dei racconti sono impeccabili e a volte accade che anticipino anche temi di genere: La sparizione di Dado ha un finale sorprendente per una storia che Dexter dipana partendo dalla Seconda guerra mondiale e da una misteriosa donna che ritroverà, in forma molto diversa, quarant’anni dopo. Due racconti hanno la complessità di un romanzo breve: Vale oro mette in scena il tentativo, che fallisce miseramente, di incastrare un poveraccio, con Morse che osserva sardonico i «metodi di pressione della polizia» da parte di un suo collega che veste la divisa di poliziotto ma che poliziotto non è; mentre Una storia privata è un’indagine su un omicidio di una ragazza incinta di 25 anni. La verità del caso passa nelle frasi di un racconto che la stessa ragazza ha spedito a un concorso letterario prima della sua morte. Il grande mistero di
Morse — che dà il titolo alla raccolta — è una storia di un furto di 400 sterline destinate ai bambini affetti da disturbi cognitivi che il protagonista risolverà in maniera personale. E del tutto inaspettata rispetto all’uomo rude che tutti conoscono. O — come accade nella realtà anche con certi poliziotti — credono di conoscere.