Corriere della Sera - La Lettura
ARGENTINA, 1980 MISTERI E SOLDATI
Il banchiere privato Yvan De Wiel con la moglie Ines (gli attori Fabrizio Rongione e Stéphanie Cléau, qui accanto) da Ginevra arriva nella Buenos Aires del 1980, sotto la dittatura militare. Deve sostituire il socio René Keys scomparso all’improvviso... Azor (espressione gergale che sta a significare «Stai zitto», «Stai attento a quello che dici») è il film di debutto del regista svizzero Andreas Fontana (Ginevra, 1982), autore dei cortometraggi Cotonov Vanished (2009) e Pedro M., 1981 (2015).
Appraso in versione work in progress al festival di Locarno nel 2020 (nella sezione The Films After Tomorrow dedicata alle pellicole che erano state sospese a causa del Covid), quest’anno è stato protagonista di festival prestigiosi come quelli di Berlino, San Sebastián, Londra e nominato come miglior film internazionale ai Gotham Awards 2021. Ha raccolto il plauso del «New York Times» («Deliziosamente sontuoso... Pensate a John le Carré e Francis Ford Coppola») e della rivista cinematografica britannica «Sight & Sound» («Immaginate se Graham Greene avesse riscritto Apocalypse Now»). Ora è disponibile su Mubi (mubi.com), piattaforma online dedicata ai film d’autore che ospita classici di culto e capolavori moderni (ma anche produttore e distributore di nuovi film).
Il banchiere e la moglie fanno visita ai ricchi clienti di Keys (su lui girano strane voci). Vorrebbero rassicurarli, mantenere i rapporti d’affari. Sullo sfondo l’esercito che tutti sembrano ignorare. Ma il semplice viaggio di lavoro si trasformerà in un’inseguimento (in assenza) di Keys e in un’immersione nella giungla della corruzione. E si osserva fino a dove si spingerà De Wiel per servire la sua banca.