Corriere della Sera - La Lettura
Lettera di rabbia e di altri amori
L’opera dell’esordiente è la lunga missiva di un alternativo Peter Pan
Una lunga lettera d’amore e rabbia a un’amica è l’occasione per il racconto di una vita fatta di crisi e opposizione al sistema del presente. Scorre tra il nervoso e l’idealistico, il grottesco e l’estremo, la scrittura di _t_w_i_g_ , nome d’arte e acronimo di Tobia Wilson Iacconi Gabbriellini, nel suo esordio Nitrito, primo titolo di Fulmicotone, nuova collana di narrativa italiana di Agenzia X curata nella scelta e nell’editing da un collettivo di giovani.
L’autore, situato «da qualche parte e in qualche momento del 2019», si rivolge alla «Dolce Lucrezia» per spiegarle come si trova nella nuova città in cui è arrivato da non molto insieme al compagno d’avventure Merendino, entrambi inquilini abusivi a casa di una coppia di amici, Elisa e Matteo. Trentasette anni, lavora in un’enoteca di cui odia i clienti fintocolti di sinistra e per la prima volta è costretto a una vita sana perché ha un quadro clinico simile a «una cattedrale in rovina» che va da una grave esofagite a un insopportabile acufene ribattezzato Cherosene.
La situazione è il frutto di quindici anni di abuso di alcol e droghe e di una vita insonne, ma ricca di passioni politiche e incontri, passata ne «La Casa dei Pirati», palazzo occupato ricordato come un paradiso perduto caotico in cui Lucrezia, la destinataria della missiva, era la Wendy del gruppo di «bimbi sperduti» composto di alternativi Peter Pan. I fatti sono pochi, ma fanno da trampolino alle molte divagazioni, alcune ricorrenti, dai temi e toni diversi. L’ossessione letteraria è frequente, all’ombra di un autore contemporaneo estremo come Antonio Moresco, nominato spesso nelle pagine come amico e maestro, ma risolta in modo ambiguo. Si va da un politico «i libri sono contropotere. E la rivoluzione e la poesia sono germogli dello stesso stelo», a un ombelicale «sempre più spesso mi trovo a pensare di essere proprio io, il mio più grande romanzo».
In altri momenti, entra un risentimento che non è semplicemente per un futuro precario, ma più complesso e articolato, arrivando a utopie come: «Il futuro sarà queer o non sarà affatto»; seguito da sogni di rivolta. Anche se altrove, comunque, si sente schiavo della pornografia, della masturbazione e del sesso come lo viveva con la ex, Miriam.
Gli ideali e la quotidianità fanno spes