Corriere della Sera - La Lettura
L’aggettivo diventa un valore
Patria è in origine un aggettivo diventato il nome con cui indicare la terra dei padri: così com’era per il latino (terra) patria e già per il greco (ghe) patrís. Nella storia della nostra lingua la parola è largamente attestata fin dalla metà del Duecento, ma — ricorda Francesco Bruni nel suo Patria. Dinamiche di una parola (Marcianum press, 2017) — «la storia di una parola intellettuale è anche una storia dell’idea e della sua vita». Per secoli, patria ha continuato a riferirsi a piccole realtà locali: «Lassaro la patria loro e andaro de là da lo fiume». Ancora in Dante «carità della patria» equivale a «carità del natìo loco»: cioè Firenze; anche se è proprio nei fiorentini Guicciardini e Machiavelli che comincia ad affacciarsi l’idea di una più ampia «patria comune» ispirata al «bene comune» dei vari Stati in cui l’Italia era divisa. È da metà Settecento, però, che il significato di patria cambia decisamente segno. Nell’articolo Della patria degli italiani, pubblicato nel 1765 nella rivista illuminista «Il caffè», si critica l’abitudine di «chiamare forestiere chi non è nato e non vive dentro il recinto di una muraglia». E si esorta all’«amore di patriotismo», parola qui attestata per la prima volta in italiano: «Vale a dire del bene universale della nostra nazione», altra parola che in questi anni sta ampliando il suo significato etimologicamente legato al luogo di nascita. (L’appellativo di patriota nell’antica Grecia era riservato agli stranieri, ovvero ai barbari; i Greci preferivano definirsi polítai: abitanti della pólis). Sarà il Risorgimento a dare a queste parole il valore di un concreto progetto politico: «La Patria non è un territorio», afferma Mazzini, «è l’idea che sorge su quello». Senso di condivisione che anche dopo l’Unità non può dirsi raggiunto per sempre. Scrive Tommaseo nel Dizionario della lingua italiana: «Chi nella cittadinanza non vede che diritti scemi di doveri, costui non ha patria se non nella sua pancia: è un Gastropolita».