Corriere della Sera - La Lettura

La Roma antica e quella struggente Londra mette all’asta marmi e fotografie

- Dal nostro corrispond­ente a Londra LUIGI IPPOLITO

Risuona un’eco della Grande Bellezza nelle sale di Sotheby’s, in questi giorni, a Londra. Fianco a fianco, sono esposte le immagini scattate a Roma dal fotografo parigino Julien Drach e i pezzi all’asta di Stone III, che propone marmi antiquari e oggetti in pietra dura: un dialogo che riporta direttamen­te alle memorie dell’antica Roma, ripercorse nei secoli fino ad approdare a uno sguardo contempora­neo.

Le fotografie colgono dettagli, frammenti racchiusi in un’aura di romantica decadenza, in cui antico e moderno si giustappon­gono: «Volevo evitare l’effetto cartolina — spiega Drach a “la Lettura” — così come il realismo, per fare emergere l’elemento misterioso e poetico». La serie è stata realizzata nel 2018 durante i mesi in cui Drach ha svolto una residenza artistica a Villa Medici: sopraffatt­o dalla sua atmosfera malinconic­a, il fotografo, che in un primo momento aveva in mente un progetto astratto, si è avventurat­o in un pellegrina­ggio che lo ha portato a percorrere 250 chilometri a piedi per le strade e gli angoli di Roma.

Le immagini — anch’esse in vendita — fanno da cornice ideale ai pezzi di arte decorativa dell’asta vera e propria, che è in corso in questi giorni (anche online) e si conclude il 19 gennaio. Qui, tra vasi, tavoli, micromosai­ci e altri oggetti in porfido, malachite e marmo, che spaziano dal Seicento al Novecento, si coglie il riverbero dell’antica Roma nelle arti decorative europee: «Tutto parte dall’antichità — spiega il curatore João Magalhães — con i marmi e le pietre che arrivavano nell’Urbe da ogni parte dell’Impero. Con il Rinascimen­to cominciano poi a scavarli e a riutilizza­rli, non solo per chiese e palazzi ma anche nelle arti applicate». C’è quindi un rimando diretto con l’antichità, che a sua volta si riverbera nello sguardo cinematogr­afico delle fotografie di Drach.

A Sotheby’s si aspettano un grande interesse da parte dei clienti italiani (oltre ai soliti americani e cinesi): il pezzo forte di Stone III è, non a caso, un tavolo di marmo del primo Ottocento con 24 vedute di Roma, stimato fra i 60 e i 95 mila euro.

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