Corriere della Sera - La Lettura
Il ponte Morandi in calabrese
Penetrante omaggio in dialetto calabrese alle 43 vittime di Genova. Alfredo Panetta (Locri, Reggio Calabria, 1962) descrive il ponte Morandi sprofondato tra detriti, ossa, malta che si sfa, ruggine, vento di burrasca. Un panorama sconvolto e devastante. Strutturata in 43 sezioni o pilastri, la raccolta Ponti sdarrupatu. Il crollo del ponte (Passigli, pp. 202, € 18,50, traduzione a fronte) è un ampio inno per non dimenticare mai.