Corriere della Sera - La Lettura
Il congedo degli eroi
Dopo sedici titoli, diciotto inchieste, un arco temporale che va dalla vigilia del sequestro Moro all’agonia del primo governo Berlusconi... saluta il suo poliziotto
«Non mi manca, è vivo. Magari un giorno ci beviamo un Whiskey Sour»
solo ed è un uomo comune. Non ha più la divisa e il tesserino, che comunque conferiscono un ruolo e danno sicurezza, e si trova in una modalità nuova per lui. Senza la chiarezza di far parte di un apparato di Stato e senza ufficialità, da autore mi è piaciuto inventare questa situazione particolare per un personaggio che per lunghi anni è stato un alto funzionario».
Come mai l’ultima indagine si svolge a Brassanigo, cittadina immaginaria del Nord-Est, e non a Milano?
«Ho ambientato praticamente tutte le indagini di Melis a Milano, ma desideravo trattare una provincia che in quel momento dava luogo a fenomeni significativi nella politica italiana e che avrebbero avuto il loro peso negli anni successivi. Non mi ero mai misurato con il Nord-Est ed era l’ambientazione ideale. Aggiungo che inventarsi una città fantastica, studiarne la topografia — l’ho rappresentata precisissima in un mio disegno — e popolarla di personaggi che non sono macchiette, ma re