Corriere della Sera - La Lettura
Popoli, corpi, generi Noi siamo migranti
della pandemia di Covid-19 da parte del presidente Jair Bolsonaro, incriminando oltre 70 membri dell’amministrazione. Lo stesso presidente è accusato di nove reati, compresi crimini contro l’umanità, ndr); e della schiavitù e delle sue conseguenze (After the silence).
Cosa vedrà il pubblico di Venezia?
O agora que demora («Il presente che non finisce mai») racconta l’angoscia dei profughi vista attraverso il prisma di Omero e della sua Odissea. Per un anno ho incontrato gli esiliati contemporanei: dalla Palestina al Libano, passando per la Grecia, il Sudafrica e l’Amazzonia, ho lavorato con i rifugiati che cercano di tornare nella loro Itaca. È un’opera molto performativa: è un film, ma la performance avviene tra il pubblico e riguarda il presente, come il teatro può modificare la vita delle persone e creare un nuovo futuro.
Seek Bromance è una saga trans romanzesca di quasi quattro ore — un lavoro che è per il 95 per cento film, con qualche monologo dal vivo —, una vera storia d’amore trans che riguarda me e un’altra persona, un artista e un ragazzo trans chiamato Cade Moga, durante la fase di transizione verso il sesso maschile. Mostra tutto l’arco di una relazione, dal primo contatto alla fine. In genere la transizione è un tema che non viene trattato, non esiste, come se non riguardasse nessuno. Ho cercato di mostrare la complessità, le sfaccettature di chi intraprende questo percorso. Lo sguardo «standard» sul mondo dell’arte è quello maschile, da artista che si identificava come donna volevo fare il contrario, indagare la mascolinità. Un tema affrontato, con sguardo diverso, anche da Christiane, e trovo che questo sia particolarmente interessante e affascinante. Un altro aspetto che Seek Bromance mostra è la solidarietà trans maschile. C’è una comprensione che ho sperimentato con i trans maschili mai avuta con altri generi. Anche l’atto di somministrazione reciproca di ormoni mascolinizzanti e la tensione omoerotica hanno contribuito a creare un legame profondo.
Ovunque essere donna — in questo momento stiamo parlando del campo artistico — significa lottare per trovare uno spazio dominato dagli uomini. La mascolinità tossica si esplica a vari livelli, politico sociale, lavorativo, sessuale... Ascoltando Sam vedo una generazione che dice: vogliamo cambiare le cose. Ma non è facile, non è per nulla facile.
Le vostre opere di migrazioni, di corpi e di genere… Che cosa vi guida?
Personalmente trovo che le persone trans siano più «artiste», considero la transizione come un montaggio, crei semplicemente vivendo, sperimentando qualcosa di nuovo, andando oltre i confini, le definizioni. Il dialogo tra consenso e frontiere esiste, è