Corriere della Sera - La Lettura
L’energia rinnovabile dell’Islanda
Simone Tramonte
Islanda dipende del tutto dalle energie rinnovabili». Lo racconta Simone Tramonte in Net-Zero Transition, una documentazione fotografica sulla transizione della «terra del ghiaccio e del fuoco» in economia a impatto zero. Da marzo 2020, il reporter, insieme a Francesca Dini, si dedica alla narrazione del cambiamento climatico e comincia dall’esempio positivo dell’Islanda. «Il Paese — spiega — ha valorizzato la sua geotermia (pozzi e tubi nella centrale geotermica di Krafla; prima foto in alto da sinistra, ndr) trasformandosi, in soli due decenni, in un’economia a energia pulita. Con le risorse geotermiche si emette gas serra che viene ridotto, reiniettandolo nei pozzi geotermici o riutilizzando l’anidride carbonica».
Laureato in economia, votato alla fotografia, Tramonte osserva che «le risorse geotermiche, oltre a fornire energia rinnovabile, incrementano la coltivazione in serre di vegetali e frutta (piantine di orzo nella serra a carbonio negativo Bioeffect a Reykjanes; seconda foto, ndr )eil turismo (Laguna Blu, attrazione dell’isola; terza foto, ndr)».
Inoltre, continua, «l’incentivo alla ricerca genera progetti innovativi per l’impiego integrato del geotermico come Carbfix, tecnologia che cattura l’anidride carbonica e la lega alla pietra». Net-Zero Transition (un operatore esegue un controllo nel fotobioreattore degli stabilimenti Algalif a Reykjanesbaer che coltiva microalghe; quarta foto, ndr) è il primo capitolo di una documentazione sulle economie europee a impatto zero.