Corriere della Sera - La Lettura

Gioele Dix raccoglie la carta del poeta

Buzzati in scena

- Di CECILIA BRESSANELL­I

racconti di Dino Buzzati mi appassiona­no da sempre». Per questo Gioele Dix, dopo avere dato voce a 4 suoi titoli in audiolibro (Il deserto dei tartari, Un amore, Sessanta racconti, Il colombre, per Audible), nel 50° della morte dell’autore (Belluno, 16 ottobre 1906 - Milano, 28 gennaio 1972) porta quei racconti a teatro in La corsa dietro il vento. Dino Buzzati o l’incanto del mondo, di cui firma drammaturg­ia e regia. Una produzione del Centro teatrale bresciano con Giovit, al Franco Parenti di Milano dal 15 al 20 marzo e poi in tour. «Ho iniziato a leggere i suoi racconti a 12 anni. Mi piaceva, e mi piace, come combina realtà e fantasia», racconta Gioele Dix: «Da un lato avvincono, dall’altro contengono un mistero, un rimando a qualcosa che ti appartiene. È una narrazione che si presta al teatro: che in un attimo fa salti di spazio e tempo, alterna tragedia e comicità, cosa in cui Buzzati era maestro».

Gioele Dix è in scena con Valentina Cardinali (sopra, foto di Laila Pozzo): «Siamo in un laboratori­o di storie. La miccia è il racconto La pallottola di carta. Buzzati immagina di raccoglier­e con un amico una palla di carta caduta dalla finestra di un grande poeta. Non la aprono ma immaginano quante cose possa contenere. Io vi ho immaginato frammenti di storie che mettiamo insieme, commentiam­o, colleghiam­o alla nostra vita. In una giostra che sarebbe potuta durare più a lungo». Gioele Dix ha preso una decina di testi da Sessanta racconti, Il colombre e In quel preciso momento (Mondadori): «Ha scritto più di 200 racconti, ma per stare in un’ora e mezza la scelta è stata dolorosa. Oggi che si fa tutto in fretta, la brevità non è sempre valore ma nella sintesi, insegna Buzzati, si possono dire cose importanti».

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