Il maestro coreano raddoppia al piano

A21 anni arrivò secondo ex aequo niente meno che al Concorso «Ciajkovskij» di Mosca (nel 1974, l’edizione vinta da Sergei Gavrilov): fior di pianista, prima di diventare direttore d’orchestra, il maestro coreano Myung-Whun Chung (sotto, foto Marco Secchi/Getty Images), immerso nella musica fin da bambino, dal trio con le sorelle maggiori (Kyung-Wha, violinista, e Myung-Wha, violoncellista) al debutto, al piano per l’appunto, con l’Orchestra di Seul a soli sette anni. Ora Chung si concede un doppio exploit, sul podio e alla tastiera: a Venezia, Teatro Malibran, con l’Orchestra della Fenice (venerdì 18, ore 20; sabato 19, ore 17; € 10-90, teatrolafenice.org). E non in una parte agevole come il Triplo di Beethoven varie volte eseguito: no, con un grande concerto di Mozart, quello in la maggiore K 488, che allo scintillio del Rondò finale accosta il fa diesis minore di uno degli Adagi più intensi e struggenti. A completare la serata, la Sinfonia n. 3 Eroica di Beethoven. (gian mario benzing)