Corriere della Sera - La Lettura

Il puma feroce e il sasso stranissim­o

- di MARTA PALAZZESI

Il puma emerse dalla foresta silenzioso come un alito di vento. Il giovane Conrad Reed guardò il letale predatore dagli occhi ambrati e posò una mano sulla schiena del vecchio cane disteso accanto a sé. «Buono, Tucker. Buono». Era la loro unica possibilit­à: restare immobili e sperare che il nuovo arrivato andasse oltre.

Il puma fissò il ragazzo, poi avanzò verso di lui. Nonostante i buoni propositi, Conrad si ritrovò ad arretrare fin dentro al fiume. Tastò freneticam­ente nell’acqua e urtò qualcosa di grosso. Non perse tempo: lo strinse fra le dita e lo scagliò contro il puma, accompagna­ndo il gesto al suo miglior grido selvaggio. «Aaah!». Il puma balzò all’indietro, sorpreso, e si dileguò fra gli alberi, inseguito dal cane. «Tucker!», gridò Conrad. «Tucker, torna qui!». Il ragazzo uscì dal fiume e fece per andare dietro al cane, ma inciampò. Guardando a terra, vide un sasso color granoturco grosso quanto la testa di un bambino. Lo raccolse: era massiccio e pesante. In quel momento Tucker tornò indietro, ansimante e con la lingua a penzoloni. «Vecchia ciabatta d’un cane... Che pensavi di fare?», lo apostrofò Conrad. «Forza, andiamocen­e prima che quel puma ci ripensi». Recuperò la canna da pesca e si avviò verso casa.

Trovò il padre che spaccava legna di fronte al portico. «Niente scuola domenicale, eh?», commentò l’uomo. «Dovrai vedertela con tua madre». «Io e Tucker siamo stati attaccati da un puma». «A lei non interesser­à», ribatté il padre. Poi scrutò il figlio da capo a piedi. «Un puma, dici? E sentiamo, come te la saresti cavata?». Conrad gli mostrò il sasso scintillan­te. «Con questo. L’ho trovato nel fiume. Non è strano?». L’uomo scrollò le spalle. «Un sasso è un sasso: non vale niente. Ma mettilo laggiù. Quella porta non fa che sbattere. Almeno servirà a qualcosa».

Negli anni seguenti, lo strano sasso cambiò diverse posizioni, migrando dalla porta di ingresso a quella della cucina a quella della camera da letto della famiglia Reed. Primo, e forse unico, fermaporte da 7 chili in oro massiccio al mondo.

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