Corriere della Sera - La Lettura
GIÙ LE STATUE? MEGLIO DI NO PIUTTOSTO VIA IL BASAMENTO
C’era bisogno di un libro come Giù i monumenti? di Lisa Parola (Einaudi, pp. 131, € 12). Per andare oltre l’impatto emotivo suscitato dalle azioni vandaliche contro le statue di personaggi controversi, per allargare lo sguardo ai precedenti, per esplorare le implicazioni delle dispute in corso. Il dato di fondo è che non siamo certo di fronte a reperti storici inanimati. Al contrario: «Il monumento — scrive l’autrice — è un dispositivo comunicativo che parla al presente e costruisce presente». Le sculture collocate nei luoghi pubblici godono di una «posizione di autorità» da cui discende un significato politico. Ed è appunto su questo fattore che Lisa Parola suggerisce d’interrogarsi e lavorare caso per caso, «abbassando il basamento» delle statue. La stessa soluzione di trasferirle nei musei, per quanto utile a diminuire la temperatura delle polemiche, appare una scelta di ripiego, che non va alla radice della questione. La vera sfida, assai impegnativa, è «aprire un dibattito pubblico e critico sulla storia, sulla memoria e sulla relazione che queste hanno con il nostro tempo».