Corriere della Sera - La Lettura

Angela Merkel Giallo al castello

- di MARCO BRUNA

Con un occhio rivolto alle tendenze del mercato editoriale e un altro alle regole del giallo classico, lo scrittore David Safier (1966) ha combinato due tra le più grandi passioni dei tedeschi — il genere thriller e Angela Merkel — fondendole in un bestseller che in Germania ha venduto oltre 400 mila copie. Miss Merkel e l’omicidio nel castello, appena uscito in Italia da Sem, parte da una domanda che molti si pongono: come occupa le giornate l’ex cancellier­a ora che è in pensione? Safier, romanziere dalla vena comica e autore televisivo (nel 2004 ha vinto un Internatio­nal Emmy Award per la serie Berlin, Berlin, in Italia conosciuta con il titolo Lolle) si è immaginato Angela nel ruolo di detective.

Sei settimane dopo avere abbandonat­o la politica, Merkel si trasferisc­e nell’idilliaca e rurale Freudensta­dt con il marito, Joachim detto Achim, la guardia del corpo, Mike, e un inseparabi­le carlino fulvo, ribattezza­to Putin per vendicarsi di quella volta che il presidente russo lasciò libero il suo molosso alla presenza della cancellier­a, cercando di impaurirla. L’equilibrio si rompe quando il barone Philipp von Baugenwitz viene trovato morto nel sotterrane­o del suo castello, durante una festa alla quale era invitata anche Angela. L’ex cancellier­a capisce subito che si tratta di un omicidio: l’abitante più famoso di Freudensta­dt è stato avvelenato con la cicuta, proprio come il suo avo Balduino nel XVII secolo.

L’ex cancellier­a è ancora un personaggi­o molto popolare in Germania. David Safier, scrittore e autore tv, ha fatto due conti: perché pensionarl­a del tutto? Ritirarsi dal lavoro, ogni lavoro, «significa perdere il proprio ruolo in società. Perciò l’ho immaginata mentre prova a rifarsi una vita, trovare amici, vincere la noia sfornando torte. E risolvere omicidi». Con un cane di nome Putin

(poi, per ragioni contingent­i, è stato cambiato). I modelli? «Miss Marple e il tenente Colombo»

«Quando Angela Merkel ha lasciato la politica era ancora molto popolare in Germania», spiega David Safier in collegamen­to su Zoom da Brema. «Altri cancellier­i, al termine del loro mandato, non godevano della stessa stima. Da questo punto di vista, Angela è eccezional­e».

Dove nasce questa attrazione?

«Dal fatto che non trabocca testostero­ne. Angela Merkel si è contraddis­tinta per uno stile politico diverso, più sobrio, diretto. La sua è stata Realpoliti­k: politica concreta al servizio del Paese, cominciata nel 2005 e conclusa lo scorso 8 dicembre. Angela è incorrutti­bile, non ha mai seguito interessi personali. È l’esatto contrario dello standard politico. Non dimentichi­amo che ha guidato la Germania attraverso alcune tra le maggiori crisi del nostro tempo, dal collasso finanziari­o alla pandemia».

Perché ha deciso di trasformar­la in un’investigat­rice?

«Era il 2019. Parlando con il mio agente ci chiedevamo che cosa avrebbe fatto una volta finito il suo mandato. Sapevamo che non avrebbe fatto come il predecesso­re, Gerhard Schröder, che entrò nel mondo degli affari seguendo la costruzion­e del gasdotto Nord Stream della russa Gazprom, tornato ora drammatica­mente attuale nei notiziari. Sapevamo anche che Angela non avrebbe più fatto politica: sarebbe sparita dalla vita pubblica. Poi, una sera, guardando un episodio del tenente Colombo — qui andiamo pazzi per i poliziesch­i — ho pensato che Angela sarebbe stata perfetta come detective. Ma era anche una questione di

pura curiosità: nessuno sa come sia Angela Merkel nella vita privata, ho provato a immaginarm­ela lontana dai riflettori. Lo stesso vale per suo marito, un uomo molto intelligen­te e indecifrab­ile per i tedeschi, sempre nell’ombra». A quali altri famosi investigat­ori s’è ispirato?

«Miss Marple, una signora con un fiuto eccezional­e. Come Colombo e Miss Marple, Angela Merkel ha dovuto affrontare le diffidenze dei colleghi, soprattutt­o uomini, che non la credevano all’altezza del ruolo. Il mio primo thriller è un omaggio ad Agatha Christie». Quali caratteris­tiche rendono Angela Merkel una brava detective?

«È molto intelligen­te, non molla mai e sa come si tratta con gli psicopatic­i: in politica ne ha incontrati molti». Ha avuto modo di sentirla durante la scrittura del libro?

«Non ho parlato con lei ma ho ascoltato i racconti di tanti che l’hanno conosciuta. Mi hanno confermato che ha un grande senso dell’umorismo, un tratto che ho mantenuto nel romanzo». Angela Merkel lo ha letto?

«Forse aveva cose più importanti di cui occuparsi. So che l’editore glielo ha spedito e che le è piaciuto. Il suo ufficio mi ha scritto una lettera, firmata da lei, ringrazian­domi e augurandom­i un buon proseguime­nto di carriera».

In titolo. Germania Diventerà è uscito una anche serie? il secondo

continuerà «Forse una a seguire trilogia, le ma sue se avventure il pubblico potrei È anche vero che pensare ha cambiato di allungare il nome la serie». del carlino drammatica Putin situazione nel secondo in Ucraina? titolo per la

«Il secondo libro è uscito il 1° marzo, pochi giorni dopo l’invasione. Per questa ragione, nelle edizioni successive, abbiamo deciso ndr), di cambiarlo in Pupsi (scoreggion­e, per mantenere un’assonanza con Putin. Altrimenti Angela si sarebbe trovata nella difficile situazione di addestrare il cane a rispondere a un nome nuovo. Nel primo libro, appena uscito in Italia, rimarrà Putin; era troppo tardi per cambiarlo». Oggi la sicurezza tedesca è in mano a tre donne: le ministre Christine Lambrecht (Difesa), Annalena Baerbock (Esteri) e Nancy Faeser (Interno). Merito anche dell’opera di Angela Merkel?

«Sì, ha dimostrato ancora una volta il peso e il valore delle donne in politica. Olaf Scholz, oggi cancellier­e, si è presentato agli elettori come il “Merkel maschile”: l’impatto di Angela nella politica tedesca è stato rivoluzion­ario».

Nel libro ci sono riferiment­i ai rapporti di Merkel con i potenti, tra cui Obama e Putin, con il quale «non era mai riuscita a negoziare una vera pace per l’Ucraina». E i siparietti con Berlusconi e i suoi «baci bavosi».

«Ho incluso questo elemento in chiave umoristica. Ho sempre pensato a quanto sia stata dura per Angela avere a che fare con politici come Berlusconi e Trump, ma anche con Obama, con cui non sempre andò d’accordo. La diplomazia mette a dura prova i nervi». Scrive che la pensione ha cambiato Angela Merkel. In che modo?

«Andare in pensione significa perdere il proprio ruolo nella società. Nel libro prova a rifarsi una vita, a trovare nuovi amici, a superare la noia sfornando torte. E a risolvere omicidi». Il più grande giallo della letteratur­a?

«Assassinio sull’Orient Express di

Agatha Christie». Come autore tv ha grande successo. Adatterà il romanzo sullo schermo? «Miss Merkel e l’omicidio nel castello diventerà un film per la tv, uscirà alla fine di quest’anno in Germania». Ha votato per Angela Merkel?

«Una sola volta».

Quali altri politici potrebbero essere buoni detective? «Non nel ruolo saprei, della ma vittima». tanti sarebbero perfetti

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 ?? ?? DAVID SAFIER Miss Merkel e l’omicidio nel castello Traduzione di Emilia Benghi SEM Pagine 270, € 18
L’autore David Safier (Brema, 1966; foto di Dennis Dirksen) è romanziere e autore tv. Con la serie Lolle, in onda tra il 2002 e il 2005, ha vinto un Internatio­nal Emmy Award per la migliore commedia. Tra i suoi romanzi editi in Italia: Delirio di una notte di mezza estate (2011) e I ragazzi del ghetto (2015; entrambi Sperling & Kupfer)
ILLUSTRAZI­ONI DI AHMED MALIS
DAVID SAFIER Miss Merkel e l’omicidio nel castello Traduzione di Emilia Benghi SEM Pagine 270, € 18 L’autore David Safier (Brema, 1966; foto di Dennis Dirksen) è romanziere e autore tv. Con la serie Lolle, in onda tra il 2002 e il 2005, ha vinto un Internatio­nal Emmy Award per la migliore commedia. Tra i suoi romanzi editi in Italia: Delirio di una notte di mezza estate (2011) e I ragazzi del ghetto (2015; entrambi Sperling & Kupfer) ILLUSTRAZI­ONI DI AHMED MALIS
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