Corriere della Sera - La Lettura
Restare non significa rimanere
Restare non è meno difficile che lasciare. Può essere una scelta dettata dalla necessità o dalla volontà di dare a un luogo e alla propria comunità un nuovo significato. E che si tratti di un piccolo paese o di una grande metropoli, per l’antropologo Vito Teti, in libreria dal 26 aprile con La restanza (Einaudi, pp. 168, € 13) restare non significa rimanere immobili, perché porta in sé la necessità di adattamenti e nuove pratiche dell’abitare.