Corriere della Sera - La Lettura
ESORCISMI NEL COSMO
Nel 1979 un messaggio in codice binario fu inviato dal radiotelescopio di Arecibo (Porto Rico) verso un gruppo di 100 mila stelle, distanti 25 mila anni luce. Nel 1999 e 2003 altri due messaggi sono stati inviati dal radiotelescopio ucraino di Evaptoria. Oggi un nuovo progetto vuole inviare un messaggio con il radiotelescopio cinese Fast. Tutti i messaggi sono mappe a 2 dimensioni, presuppongono la conoscenza della prospettiva e le nostre stesse basi biologiche e culturali, difficili da trovare fuori dalla Terra. Certo è possibile che gli alieni abbiano occhi, poiché la luce delle stelle è la maggiore sorgente di energia. Ma su un pianeta coperto solo da oceani, polpi o delfini intelligenti userebbero ricevitori radio?
All’inverso del mito dei popoli primitivi come bambini da «educare», nel caso dei messaggi verso gli alieni si assume tacitamente una loro superiorità culturale, che permetta di capire il balbettio dei nostri segnali. Ma le stelle destinatarie riceveranno il messaggio dopo migliaia di anni e le risposte arriverebbero dopo altrettanto tempo. Perché allora inviare messaggi? Certo non per commerciare o scambiare informazioni. Questi messaggi sono una riflessione per noi stessi, su come comunicare con una civiltà «altra» e su quali informazioni trasmettere. Sono, alla fine, un modo di esorcizzare la paura di essere soli.